REDAZIONE LUCCA

La lettera del presidente del Tribunale

Valentino Pezzuti: "I processi sono previsti per accertare, nelle piene garanzie per la difesa anche quando le persone giudicate appartengono alle istituzioni"

Valentino Pezzuti

Lucca, 25 febbraio 2015 - A fronte degli articoli di stampa relativi alla condanna in primo grado di un appuntato dei Carabinieri da parte del Tribunale di Lucca, questa Presidenza ritiene doveroso sottolineare che, fermo restando l’apprezzamento per l’opera meritoria svolta da sempre dall’Arma dei Carabinieri e dai suoi appartenenti, i processi sono previsti per accertare, nelle piene garanzie per la difesa, specifici fatti di reato, commessi da singoli soggetti, in piena serenità e nell’assenza di qualsivoglia prevenzione o pregiudizio, sia in positivo che in negativo, anche quando le persone giudicate appartengano alle istituzioni. Ciò è quanto risulta essere stato fatto, nel caso di specie, dal collega chiamato a giudicare l’episodio cui la stampa si è ripetutamente occupata per il particolare ruolo del soggetto imputato. La legge d’altronde riconosce a tutti coloro che sono stati condannati in primo grado la possibilità di far valere ulteriormente la propria versione dei fatti nelle sedi previste, ovvero in un eventuale giudizio di appello e poi dinanzi alla corte di cassazione. Mi preme, pertanto, evidenziare che le sentenze ben possono essere criticate, ma sulla base di una doverosa lettura degli atti e delle motivazioni, e non dando soprattutto voce alla comprensibile insoddisfazione dell’imputato condannato o all’opinione pubblica, soprattutto quando quest’ultima non sia compiutamente informata delle circostanze concrete emerse nel corso del processo. Altrimenti, le legittime critiche rischiano di diventare gratuitamente denigratorie nei confronti dei magistrati che si limitano a svolgere le funzioni loro costituzionalmente attribuite; il che è tanto più spiacevole quando, come nel caso di specie, le critiche vadano a colpire un giudice di provata e riconosciuta esperienza e professionalità, apprezzato unanimemente, e non solo dal sottoscritto, per la sua dedizione al lavoro e la sua imparzialità dimostrate nel corso di oltre quaranta anni di stimata carriera negli uffici giudiziari lucchesi.