
Strani malesseri nel paese montano di Bagni di Lucca, che hanno colpito nei giorni scorsi residenti e animali domestici: cani, gatti, addirittura pesci. Morto un pesce rosso dopo che gli era stata cambiata l’acqua nella vaschetta. Un mistero che sul momento nessuno riusciva a spiegarsi, poi l’arcano è stato svelato, complice un forte odore che si levava dai rubinetti delle abitazioni, individuando il problema nell’alta concentrazione di cloro contenuto nell’acqua potabile. Il Comitato paesano ha segnalato il problema a Gaia, gestore dell’acquedotto comunale, mentre gli abitanti sono intenzionati a chiedere il rimborso di eventuali danni subiti.
"Gaia non ci ha fornito al momento dell’accaduto nessuna spiegazione ufficiale - sostengono al comitato - e non ha avvisato il paese consigliando di non bere acqua o fare uso. Solo successivamente sono intervenuti i tecnici della ditta, riscontrando che si era rotto il modulatore, nuovo, delle gocce del cloro che vanno nella rete pubblica. La tanica infatti era vuota, per cui lo sversamento del cloro nell’acqua potabile è stato inusuale e troppo concentrato". "Adesso - aggiunge il Comitato - chiediamo che venga fatta chiarezza in modo ufficiale su quanto accaduto e sul perché la popolazione non sia stata subito avvertita dopo che anche gli operai di Gaia avevano visionato la situazione". I residenti vogliono anche sapere "perché rimane ancora il forte odore e sapore di cloro?". Nel frattempo per chi fosse interessato, il Comitato ha consegnato alle famiglie il modulo di Gaia, contenente il numero verde, per fare richiesta di rimborso per i danni ed i problemi fisici arrecati.
Marco Nicoli