Clicca su una pubblicità di trading online, viene contattato da un finto agente di una compagnia di investimento, ma è una truffa. La vittima, un uomo di 50 anni, in quel momento però non lo sa, se ne accorgerà quando sarà troppo tardi, e ci casca. Accetta la proposta di “investire“ su mercati azionari, materie di consumo e materie prime. Riceve una password di accesso a due fantomatiche piattaforme di trading, dove avrebbe dovuto visualizzare i guadagni effettuati con le operazioni.
Dopo un primo bonifico per così dire di prova, di 200 euro, gli viene chiesto di investire 30mila euro con la promessa di guadagno del 100%. I due sono costantemente in contatto, l’agenta gli mostra l’andamento delle sue operazioni. Dopo mesi, però, il “mercato azionario“ crolla. Così lui sborsa altri 9mila euro. L’andamento del capitale procedeva per alti e bassi. Il 50enne inizia a insospettirsi di fronte all’ennesima richiesta di denaro (7500 euro per “salvare“ il capitale) e decide di denunciare l’accaduto.