GIULIA PRETE
Cronaca

Truffe, tutto quel che c’è da sapere. Ecco i consigli della polizia per evitare trappole e inganni

A palazzo Ducale l’incontro promosso dal commissariato e da ’’50&Più’’ di Confcommercio. Gli agenti hanno spiegato quali sono i tentativi più frequenti: occhio a sms e ai falsi innamorati. .

L’incontro di ieri a palazzo Ducale

L’incontro di ieri a palazzo Ducale

Un aspetto ordinario e ben curato, una buona dose di carisma e notevoli abilità comunicative. Sembra incredibile ma l’identikit di un truffatore, anche del più spietato, è proprio così. Di questo e di molto altro se ne è parlato ieri a Palazzo Ducale all’incontro promosso da 50&Più università, Questura e Provincia di Lucca al quale erano presenti il Questore Edgardo Giobbi, il presidente dell’associazione 50&Più Antonio Fanucchi, il capo di gabinetto della Provincia Francesco Raspini e il commissario della Polizia di Stato Roberto Femia che ha elencato le truffe più ‘gettonate‘ degli ultimi tempi.

Sì, perché le truffe, a differenza di altri illeciti, restano i reati più redditizi e sono sempre in continua evoluzione. Gli anziani sono sicuramente gli obiettivi più facili da colpire, ma chiunque, purtroppo, può essere colto "in castagna".

Nelle scorse settimane, pensate, solo a Lucca ci sono state ben 21 truffe non andate a buon fine. Probabilmente proprio grazie al passaparola, che resta uno dei metodi più efficaci per combattere questi fenomeni. Dietro le truffe, come ha spiegato il commissario, spesso ci sono vere e proprio organizzazioni criminali. Quelli che denunciano, però, sono sempre in netta minoranza rispetto al numero effettivo dei reati: l’"oddio, mi sono fatto fregare" frena infatti la maggior parte dei cittadini che, per vergogna, evitano di presentarsi dalle forze dell’ordine. A non invogliare i cittadini, anche le pene poco severe e tempi spesso troppo lunghi della giustizia.

Ma quali sono le truffe più in voga negli ultimi tempi? Oltre a quella ormai celebre dello specchietto dell’auto, che continua comunque a mietere vittime, troviamo anche la truffa dell’sms. "Papà ho rotto il telefono, scrivimi a questo numero...". Peccato che dietro a quel numero ci sia una persona pronta a spillare soldi al genitore finito nella trappola. Al nostro numero di telefono potrebbero arrivare anche messaggi di lavoro: "Abbiamo ricevuto il tuo curriculum e siamo interessati ad averti nel nostro team".

E c’è chi, magari davvero in attesa di una risposta da un’azienda, cede all’inganno inviando dati sensibili. Tra le truffe più note anche quella al bancomat e al supermercato, dove il malvivente cerca di distrarre la vittima per sottrarle la borsa o il denaro. Note alla cronaca, purtroppo, anche le truffe "sentimentali": sempre più persone, solitamente molto fragili e sole, vengono contattate da un malvivente che, senza nessuno scrupolo, le fa invaghire fino a lasciarle sul lastrico. Non ci si può fidare nemmeno degli agenti di polizia o degli operai di note ditte: divise e tesserini possono infatti essere reperiti e riprodotti molto facilmente.

Giulia Prete