REDAZIONE LUCCA

Turisti con il contagocce. Il nodo infrastrutture strozza la Grotta del Vento

Strade strette e vincoli ai bus portano i tour operator verso altre destinazioni. “Nonostante le promesse della Regione la situazione è rimasta invariata”

Nella foto d’archivio alcuni turisti all’interno della Grotta del Vento

Nella foto d’archivio alcuni turisti all’interno della Grotta del Vento

Valle del Serchio (Lucca), 22 febbraio 2025 – La viabilità della Valle del Serchio è sempre più al centro di polemiche e riflessioni su quanto sia inadeguata ai tempi attuali con tutte le problematiche rappresentate da tratti che risalgono al ‘900, quando il transito era ridotto in termini numerici e i mezzi in circolazione avevano dimensioni molto dissimili da quelle odierne.

Strette, sconnesse e di difficile percorrenza, le strade sono indicate come principali responsabili di un mancato sviluppo sia economico sia turistico delle cosiddette aree interne. Un caso su tutti, particolarmente emblematico e che sembrerebbe non riuscire a trovare una soluzione concreta, nonostante promesse e progetti continuamente in divenire, è quello della Grotta del Vento in Garfagnana: attrazione turistica di fama internazionale e vero gioiello della Valle, della Provincia e della stessa Regione Toscana. Il bilancio annuale del 2024, anno da ricordare per i festeggiamenti dei sessant’anni dalla sua scoperta, ha portato a Fornovolasco, terra apuana nel comune di Fabbriche di Vergemoli dove si trovano gli incredibili percorsi sotterranei, 39mila turisti giunti da tutto il mondo.

Un risultato qualificante, certo, considerando anche l’indotto che produce per altri Comuni, ma comunque molto lontano dai numeri del passato, quando si raggiungevano delle cifre molto vicine ai 60mila visitatori all’anno. Un “declino” che Vittorio Verole Bozzello, il noto speleologo e attuale gestore dell’ambito sotterraneo di Fornovolasco, vorrebbe invertire, ma che si scontra con una realtà fatta di oggettive difficoltà legate proprio alla viabilità locale che ne compromette fortemente l’accesso, in particolare, alle gite turistiche organizzate dai tour operator.

“Stiamo perdendo quantità incredibili di turisti di anno in anno, a causa della limitazione di accesso che insiste sotto l’arco del Nottolini a Gallicano – spiega Vittorio Verole Bozzello –. Il passaggio è limitato, infatti, solo a bus sotto i 10 metri mentre oggi sula strada viaggiano bus più lunghi che non riescono a superare il tratto. Il trasbordo è molto impegnativo, anche sotto il profilo dei costi, e non sempre viene accettato come soluzione. In pratica, si perdono continuamente comitive turistiche e le agenzie non propongono più la Grotta per le difficoltà presenti nel raggiungerla. Un disastro. Basti dire che solo negli ultimi tempi abbiamo dovuto rinunciare a circa 1500 visitatori polacchi e a svariate gite di studenti a causa di questo impedimento. Nel 2022, dopo un sopralluogo a Gallicano del presidente della Regione Eugenio Giani, con altre autorità e tecnici presenti, sembrava essere stata trovata una soluzione adeguata, ma da allora tutto è rimasto invariato. Una situazione che si deteriora ogni giorno di più e una deriva che coinvolge tutta la Valle, schiacciando le enormi potenzialità di questo territorio”.

Fiorella Corti