
Un momento del convegno che si è tenuto all’interno di Paper Week
Sono tutti dati con il segno positivo davanti quelli che descrivono l’industria cartaria italiana nel 2024. Ad esporli è stato Tiziano Pieretti, vice presidente di Confindustria Toscana Nord nel convegno che si è tenuto ieri all’interno della Paper Week. Organizzato dal corso di laurea magistrale dell’Università di Pisa in “Tecnologia e produzione della carta e del cartone”, Assocarta, Confindustria Toscana Nord e Lucense, il convegno dal titolo “La carta Made in Italy: formazione, riciclo e sostenibilità” ha visto la partecipazione di esperti, aziende e studenti del corso di laurea, dell’Itet Benedetti e del ITS Marchi Forti di Pescia.
“I dati per il 2024 indicano un recupero dei livelli produttivi del 6,2% sul 2023 - ha detto Pieretti – anche se i volumi restano al di sotto del pre pandemia. Le carte ed i cartoni per imballaggio, che ormai rappresentano quasi il 60% della produzione cartaria totale, sostengono la ripresa della produzione con un +5.7%. Rimbalzo positivo anche per le carte per usi grafici e per i volumi prodotti dalle carte per usi igienico-sanitario”.
“In questo quadro – ha continuato Pieretti – il distretto cartario lucchese rappresenta il primo distretto cartario d’Europa, con una storia millenaria che affonda le radici nella grande tradizione manifatturiera della città, con 332 imprese pari a quasi 11mila occupati ed un fatturato che arriva quasi a seimila milioni di euro”. Ma nel convegno si è parlato anche di formazione universitaria con l’intervento del prof. Leonardo Tognotti che ha presentato il corso di laurea sulla carta&cartone.
“L’alleanza tra l’industria cartaria e cartotecnica di Lucca e l’Università di Pisa – così Tognotti - ultimo step dell’offerta formativa integrata di personale qualificato, garantisce un approccio lungimirante alla formazione e allo sviluppo industriale, promuovendo innovazione, sostenibilità e crescita economica. “La politica industriale italiana sul riciclo, partita nel 1977 con il Decreto Ronchi – ha detto Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta – si è innestata su una filiera di imprese pronte a investire su un sistema che ha consentito di arrivare all’obiettivo di riciclo nell’imballaggio dell’85% con largo anticipo rispetto alla scadenza UE del 2030”.