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Tutto pronto per la mostra dedicata a Bernardino e Pietro Nocchi

LUCCA Sabato 16 dicembre alle ore 12 inaugura la mostra “L’eleganza del tratto. Disegni di...

Tutto pronto per la mostra dedicata a Bernardino e Pietro Nocchi

Sabato 16 dicembre alle ore 12 inaugura la mostra “L’eleganza del tratto. Disegni di Bernardino e Pietro Nocchi“, curata da Luisa Berretti, nelle sale dedicate all’Ottocento del Museo Nazionale di Palazzo Mansi. Un progetto realizzato dalla Direzione Regionale Musei della Toscana con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. La direzione del museo ha deciso di esporre al pubblico una selezione dei cinquantasei disegni di Bernardino Nocchi (Lucca, 1741-1812) e di suo figlio Pietro (Roma, 1783 – Lucca, 1854), pittori noti nel panorama della pittura neoclassica lucchese e romana, normalmente conservati in deposito al Museo Nazionale di Villa Guinigi.

I disegni fanno parte della donazione di Carlo Dal Poggetto (Lucca, 1828-1915), pittore, scultore,

docente nella locale Accademia, alla Pinacoteca Comunale cittadina (aperta al pubblico nel 1875). La donazione è avvenuta nel 1913, sebbene essi risultassero già presenti – ma ancora di proprietà dell’artista – nella collezione del museo almeno sin dal 1893.

Già oggetto di una mostra tenutasi nel 1989 presso il museo, intitolata “Recensir col tratto”, a cura di Roberto Paolo Ciardi e Alessandro Tosi, con il coordinamento scientifico di Maria Teresa Filieri, allora direttrice dei Musei Nazionali di Lucca, i disegni vengono presentati al pubblico a distanza di più di trent’anni. Il percorso si snoderà su quattro sale e vedrà esposti alcuni studi di Bernardino Nocchi per opere dipinte per committenze lucchesi. Nella seconda stanza verranno presentati i tre studi preparatori per le figure che compongono la scena e i sei per il Battesimo di Adaloaldo, 1841, del Museo Lateranense di Roma. Nella sala successiva troveranno spazio i quattro studi preparatori del Ritratto della famiglia Orsucci e nella sala dei Principi, lo Studio della testa di Elisa Baciocchi e ad altri tre studi per ritratti femminili.