Lucca, 19 agosto 2023 - Rischierebbe una denuncia per autocalunnia il giovane ventenne (e non 30 come emerso inizialmente) di origine nomade che la sera del 6 agosto ha confessato di aver aggredito, fuori dal bar in piazza Umberto ad Altopascio, Luigi Pulcini, il 75enne morto a Ferragosto dopo dieci giorni di agonia trascorsi all’ospedale Cisanello. Il ragazzo si era presentato in caserma dopo poche ore dall’aggressione, accompagnato dal padre, (che ora potrebbe essere a sua volta denunciato per favoreggiamento), confessando di essere stato lui ad aver tirato un pugno al pensionato e di averlo fatto per un presunto sguardo e un apprezzamento nei confronti della sua fidanzata, anche lei giovanissima.
La sua confessione, però, non ha convinto gli inquirenti fin dall’inizio. Troppe le incongruenze con le testimonianze raccolte sul posto e con le immagini delle telecamere che hanno ripreso la scena. L’ipotesi che padre e figlio stiano coprendo qualcuno, rimane ancora quella più forte. Con il decesso della vittima, però, la posizione del responsabile si è nettamente aggravata. L’accusa è ora di omicidio volontario. Motivo per il quale è probabile che il giovane reo confesso venga risentito nuovamente dagli inquirenti.
Nel frattempo le indagini non si fermano, anzi scavano tra le testimonianze e si concentrano proprio intorno alla comunità nomade che vive da tempo nella Piana. L’ipotesi investigativa che il giovane stia mentendo va a braccetto con l’idea che il vero aggressore possa venire dalla stessa comunità ed essere ancora in zona, aiutato dal silenzio di amici e parenti.
Tere.Sca.