Ultimo giorno per “Ghiselli“. Svendita totale e grandi emozioni

Ultimo giorno di svendita alla storica oreficeria Ghiselli a Lucca. I titolari, i fratelli Tomei, ringraziano la clientela per gli anni di affetto. Dopo quasi un secolo di attività, la bottega chiude i battenti. Futuro incerto per il fondo.

Ultimo giorno per “Ghiselli“. Svendita totale e grandi emozioni

Ultimo giorno per “Ghiselli“. Svendita totale e grandi emozioni

Il gong è oggi, ultimo giorno di svendita totale – fino al 70 per cento – alla storica oreficeria Ghiselli in Corso Garibaldi. “Sono stati giorni intensi - dicono i titolari, i fratelli Paola e Paolo Tomei -, tanto lavoro e tante emozioni. In negozio sono entrate persone anche solo per salutarci, gesti bellissimi, di grande affetto. E la svendita è andata benissimo anche perchè tutti hanno potuto constatare che si tratta di sconti veri. Dopo una vita dietro questo banco, da generazioni, di certo non vogliamo proprio “macchiarci” il nome adesso”. E la clientela sa riconoscere dove lavora l’onesto commerciante lucchese magari ancora erede attivo del tanto rimpianto “garbo lucchese”. “Ci sono venuti a trovare clienti che erano venuti in negozio con i genitori per la comunione poi per il battesimo dei figli, ora per un pensiero ai propri nipoti. Ci hanno affettuosamente ricordato come abbiamo scandito i momenti più belli e significativi della loro famiglia, rimarcando il dispiacere per la chiusura dell’attività. Sono parole che ci resteranno sempre addosso, che coronano nel modo più bello una vita di lavoro che ci ha dato tante gratificazioni. Se avessimo l’età per continuare a lavorare solo questo vorremmo fare - sottolineano Paolo e Paola Tomei -, il lavoro più bello del mondo, sempre a contatto con il cliente e con la vita della città”.

Invece, purtroppo, oggi sarà l’ultimo giorno per l’Oreficeria a cui dette la luce il nonno Gino Ghiselli che nel 1930 aprì il primo negozio in via San Giorgio. Quasi un secolo di vita per l’Oreficeria Ghiselli, da domani saluta una delle botteghe più antiche di Lucca. E il futuro del fondo (in vendita) per ora è un punto interrogativo.

Laura Sartini