REDAZIONE LUCCA

“Un anno in musica“. Mimmo D’Alessandro svela i suoi progetti per i concerti dell’estate

“Prevendite del Summer già a quota 35mila e presto nuovi annunci. Per i concertoni sugli spalti non sarà facile, ma ci stiamo lavorando“.

“Prevendite del Summer già a quota 35mila e presto nuovi annunci. Per i concertoni sugli spalti non sarà facile, ma ci stiamo lavorando“.

“Prevendite del Summer già a quota 35mila e presto nuovi annunci. Per i concertoni sugli spalti non sarà facile, ma ci stiamo lavorando“.

E’ stato un grande 2024 per Mimmo D’Alessandro e per la Di&Gi, che oltre a realizzare una edizione incredibile del Lucca Summer Festival ha organizzato, tanto per fare solo due nomi, i concerti italiani in esclusiva di Taylor Swift e Kanye West, rilanciati in tutto il mondo. Ma per il nuovo anno, oltre ai nomi già annunciati per il Summer e non, le idee sono chiarissime.

Un successo dopo l’altro anche nel 2024: ma come si fa ad avere questi risultati contro le multinazionali della musica?

“In fatto di numeri, il migliore della nostra storia come Di&Gi. Io dico che quando sei credibile, quando ti sei sempre comportato bene e sei riuscito a costruirti questa fama, insomma quando la gente si fida di te, alla lunga i risultati arrivano. Come diceva mio nonno, se semini bene, raccogli sempre. Abbiamo un rapporto personale con gli artisti e i management che nessuno può vantare. E poi abbiamo il grande vantaggio di lavorare in provincia, lontano dai grandi centri decisionali. Questo aiuta tanto perché puoi operare in tranquillità. E poi, la squadra, fatta di trenta persone tutte motivate, partite da zero, istruite da me e cresciute con il passare del tempo fino ad acquisire una grande professionalità, sviluppando nello stesso tempo la passione per il loro lavoro e per la musica”.

Parliamo allora del 2025, tra Summer e altri progetti...

“Sarà un anno più difficile, c’è tanta, forse troppa offerta e non sarà facile ripetersi. A livello nazionale abbiamo comunque già chiuso per le esclusive di Kate Perry a Bologna e dei Rolling Stones a Roma e alla fine ce la caveremo alla grande anche stavolta. Puntiamo sulla qualità e i primi nove nomi del Summer 2025 a Lucca riflettono questa tendenza. Al momento abbiamo venduto 35mila biglietti, che non sono pochi per la location di piazza Napoleone, più o meno allo stesso livello per tutte le date, che a luglio andranno certamente tutte esaurite. Presto annunceremo altri tre-quattro concerti, alcuni in esclusiva nazionale con nomi grandissimi. Non escludo naturalmente artisti italiani e neppure di... sconfinare in altri generi musicali: ho un grande progetto ancora top secret, ma davvero unico”.

Niente concertoni sugli spalti, per ora?

“Non sarà facile, sono pochi quest’anno gli artisti di quel calibro in giro. Ma siamo pronti a cogliere qualsiasi occasione”.

Perché è diventato tutto così difficile nella musica?

“Quando ho iniziato, anche con i grandi artisti c’era amicizia, ci si divertiva davvero. Poi con l’avvento delle multinazionali, si tratta spesso solo di soldi, di mercato, di migliore offerente. Ma non sempre si fa il bene della musica e degli stessi artisti, anzi. Noi ci combattiamo ogni giorno e con successo, visto che alcuni degli artisti che all’estero sono seguiti da multinazionali in Italia sono con noi, come accaduto per esempio con Roger Waters, Stevie Wonder, Ed Sheeran, i Kiss”.

Conferma che se un artista non le piace non lo tratta?

“Vero. Salvo rare eccezioni. In particolare per il Summer: se non piace a me, da Lucca non passa”.

Quale augurio si sente di fare per il nuovo anno?

“In testa alla classifica, la pace e dico: buttate nel cesso le fottute guerre, rovina del mondo. E poi tanta musica per tutti. Se tutti ascoltassero musica non ci sarebbero problemi. Nessuna arma è più forte della musica. La musica è terapeutica, la musica è passione, è amore. E’ contro la depressione ed esalta i momenti di gioia. E io sono fortunato perchè vivo e lavoro nella musica”.

Paolo Ceragioli