Nonostante l’ottimo traguardo raggiunto, non bisogna dimenticare che la maturità è solo la prima delle numerose prove che siamo chiamati a svolgere e che, dietro di essa, si cela la storia di tanti studenti, non riducibile a un seplice numero. E’ il caso questo di Dannis Lartini, diplomatosi con 100 e lode all’ IPSEOA F.lli Pieroni dell’Isi Barga.
"Certamente mi sento soddisfatto - racconta Dannis - fin dalla terza media mi sono impegnato nello studio per arrivare a questo obbiettivo. Nonostante sia uscito con questo voto e mi sia impegnato per ottenerlo, non gli do però molto valore. Credo sia solo un numero e non mi identificò in esso. Dico ciò perché non credo che l’esame finale sia molto utile, in quanto costituisce un grandissimo stress per ricordarsi tutto ciò che effettivamente si è già studiato e sul quale siamo già stati valutati. Quello che credo principalmente sbagliato è che durante l’anno già studiamo e veniamo valutati sulle cose che poi ci vengono chieste all’esame. Se fosse costruito sull’idea di vedere quelle che sono le mie competenze al compimento degli studi credo sarebbe molto meglio. Ad esempio, in quanto io ho frequentato un istituto alberghiero con indirizzo cucina, un esame basato sulla preparazione di un menu potrebbe essere molto più coerente. L’esame va senz’altro adeguato alle esigenze di ogni scuola. Per il futuro non ho ancora grandi progetti, anche se ho intenzione di frequentare l’università. Mi piacerebbe iscrivermi alla facoltà di economia, ma vorrei anche poter riuscire a fare delle esperienze di vita all’estero".