La prima formazione, gli anni in conservatorio, ma anche gli amori, la passione per la musica, i luoghi del cuore e i momenti che hanno reso la vita del Maestro un po’ più in salita. Inaugurata ieri pomeriggio alla biglietteria del Teatro del Giglio la mostra "Alla scoperta di un compositore visionario", resa possibile grazie alla preziosa collezione filatelica di Fabrizio Fabrini. La ricerca del collezionista ha ricostruito – in ben 12 pannelli - alcuni aspetti della vita del musicista, descrivendo i luoghi a lui cari, le sue opere e i momenti più significativi della sua vita privata.
Ogni francobollo, secondo Fabrini, sa infatti raccontare in modo efficace ed immediato la storia di popoli e di personaggi. Oltre al pagamento di un servizio, sempre secondo il collezionista, i francobolli svolgono infatti una funzione culturale, diventando – da semplice pezzo di carta - un prezioso mezzo di comunicazione. All’inaugurazione della mostra, che sarà visitabile fino al 6 gennaio a ingresso libero, erano presenti l’amministratore unico del Teatro del giglio Giorgio Angelo Lazzarini, l’assessore Mia Pisano, Luigi Viani, direttore della Fondazione Giacomo Puccini e la vicepresidente Maria Pia Mencacci. Presenti anche le autorità militari locali.
"Un altro grande omaggio al nostro Maestro che va ad arricchire il programma delle celebrazioni - hanno commentato Lazzerini e l’assessore Pisano - Ringraziamo il collezionista che ha voluto "donare" al pubblico la sua magnifica - e non semplice - collezione di francobolli dedicati a Puccini". "Il punto di forza della Fondazione Puccini è sicuramente la sinergia con il territorio - ha aggiunto Mencacci - Un bel lavoro di squadra e un buon esempio di buone pratiche. Ringrazio l’amministrazione, ma anche Poste Italiane e il teatro del Giglio per la collaborazione". "Venerdì prossimo sarà presentato anche il francobollo dedicato al centenario del Maestro - ha concluso Viani - Mi auguro che questa sinergia si ripeta anche nel 2026, anno del centenario di Turandot". Adesso non resta che attendere “Tosca“, in scena sabato 29 in occasione della ricorrenza della morte del Maestro, e l’inaugurazione della mostra "Manifesto".
Giulia Prete