Un giorno senza internet. La Regione dice di sì alla proposta di Mercanti

La consigliera regionale del Pd è la prima firmataria della mozione con cui si chiede di istituire il ”giorno della disconnessione“ dai social e dalla tecnologia in genere.

Un giorno senza internet. La Regione dice di sì alla proposta di Mercanti

La consigliera regionale del Pd è la prima firmataria della mozione con cui si chiede di istituire il ”giorno della disconnessione“ dai social e dalla tecnologia in genere.

Dedicare un giorno all’anno alla disconnessione da internet, dai social e dalla tecnologia che, con tanti pro ma anche tanti contro, è ormai parte integrante della nostra vita.

Questa la proposta del gruppo Pd che è stata approvata con una mozione dal Consiglio regionale che, adesso, si impegnerà ad individuare una data per istituire una giornata "in modalità aereo". Oltre a questo obiettivo, il testo della mozione propone anche di impegnare la giunta "ad intraprendere azioni di sensibilizzazione" – valutando l’opportunità di istituire addirittura una specifica "settimana" dedicata a tale argomento – nei confronti dei pediatri, dei soggetti del sistema integrato di educazione e di istruzione e di tutte le scuole di ogni ordine e grado, delle università, nonché dei soggetti del terzo settore, al fine di condividere le buone pratiche e perseguire il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati a partire dalle famiglie.

La giunta regionale si impegnerà a promuovere, per quanto di propria competenza, anche occasioni ricorrenti di formazione per genitori, insegnanti e pediatri, così da implementare la consapevolezza dei soggetti da 0 a14 anni con l’obiettivo di perseguire la massima sensibilizzazione sul tema.

"Questo atto – ha spiegato l’assessora Valentina Mercanti, prima firmataria della mozione – nasce da un lavoro comune fatto con il compianto collega Massimiliano Pescini. L’uso della tecnologia è diventato parte integrante della vita di ognuno e, sebbene ciò rappresenti un vantaggio sotto molti aspetti, vari studi dimostrano che l’iperconnessione porta con sé una serie di rischi che coinvolgono la sfera sociale e la salute dell’individuo, in particolare per le giovani generazioni. C’è bisogno di creare più consapevolezza su questo fenomeno, che ha a che fare con la salute di tante persone".

"Secondo i pediatri e numerosi esperti specializzati nell’età evolutiva - spiega la consigliera - l’interazione continua con la tecnologia impedirebbe a diversi circuiti neurologici di attivarsi, soprattutto nell’età infantile, mentre l’aumento del tempo di connessione senza adeguati filtri o controlli da parte degli adulti può dare origine anche ai noti fenomeni che mettono a rischio il benessere, l’incolumità e la socialità dei fruitori".

"In Toscana – prosegue Mercanti - ci sono state iniziative per promuovere un rapporto sano con la tecnologia, come quelle del Comune di Bagno a Ripoli (Fi) o dell’associazione ‘Riaccendi il Sorriso‘ di Pietrasanta (Lu) e anche lo stesso Consiglio regionale, nel maggio scorso, è intervenuto approvando una mozione per promuovere un uso consapevole dei dispositivi elettronici nei confronti di bambini e adolescenti. L’istituzione di una specifica giornata per promuovere queste tematiche – ha concluso la consigliera – rappresenterebbe un contributo simbolico importante".

Giulia Prete