Gli insegnanti dell’IIS Carrara – Nottolini-Busdraghi rompono il muro del silenzio per esprimere “indignazione e sconcerto per la morte di Giuseppe Lenoci, studente di 16 anni, deceduto mentre svolgeva uno stage lavorativo a 100 Km dalla sua scuola“. Una doppia tragedia avvenuta in meno di un mese, dopo quella di Lorenzo Parelli, 18 anni. “D’altronde, in Italia morire sul lavoro non è l’eccezione, ma la regola – così la Rsu di Istituto –: più di tre caduti al giorno nel 2021 e negli ultimi 30 anni, con la sola eccezione degli anni di crisi, in cui si riduce la produzione e, quindi, gli incidenti sul lavoro diminuiscono“. “Il movimento degli studenti ha reagito con forza chiedendo la sospensione dei PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, il nuovo nome dell’alternanza scuola lavoro), degli stage lavorativi e di tutte quelle esperienze che introducono un nuovo paradigma nel mercato del lavoro – così gli insegnanti – : lo scambio non più tra forza lavoro e salario (come prevede l’art. 36 Cost.), ma di lavoro in cambio di formazione, presunta o reale che sia. In ogni caso, esperienze di questo tipo hanno un forte impatto valoriale e diseducativo: abituano i giovani ad accettare l’idea di un lavoro senza diritti, come avviene per il lavoro precario, che caratterizza più del 60 % delle nuove assunzioni“.
“Il mondo della scuola non può assistere inerte a tali eventi – evideniano le rappresentanti sindacali – continuando tutto come prima, come se non si trattasse di una tragedia inaccettabile! E’ necessario una pausa di riflessione e di confronto che coinvolga tutte le componenti della scuola“. Dalle parole ai fatti. L’assemblea del corpo docente del polo Carrara-Nottolini-Busdraghi ha chiesto alla Dirigente scolastica (che ha prontamente condiviso l’iniziativa) di prevedere in tutte le classi per oggi un minuto di silenzio per ricordare Lorenzo e Giuseppe e nelle classi del triennio di dedicare un’ora di discussione, coordinata dal docente in servizio, su quanto è accaduto, sull’esperienza di alternanza scuola lavoro e sulla sicurezza sul lavoro. L’Assemblea lancia inoltre un appello alle altre scuole superiori della provincia ad organizzare esperienze simili di discussione e confronto.