E’ stata Maria Camilla Bartoli, studentessa dell’Esedra, a creare l’immagine della bambina che ti guarda dritto negli occhi per raccontarti schiettamente che “Sono contenta perchè ho scoperto che non sono stupida ma dislessica“. La sua è la storia di tanti coetanei che a scuola fanno fatica a causa di difficoltà che si possono superare, e che per questo si trovano a subire prese in giro. La “sua“ bambina è diventata la copertina della pubblicazione in cui insieme agli alunni del Polo Fermi Giorgi gli studenti dell’Esedra raccontano la propria diversità, dettata da ansia e disturbi dell’apprendimento.
“Mi chiedo se sono io quello sbagliato“, osserva nel suo racconto uno studente. “La mia diversità mi isola o sono io che mi isolo?“, è un’altra testimonianza. Voci vere, da ascoltare per capire. Sono raccolte nella pubblicazione “Diversità“ edita da Pacini Fazzi, che tratta dalle dirette fonti i temi dell’emotività e dei disturbi del neurosviluppo dell’età evolutiva e di quelli specifici di apprendimento (dislessia, disprassia). Una pubblicazione a cui ha contribuito Farmalucca. Ieri all’Ufficio scolastico territoriale è stato inoltre presentato il progetto “Un poster per la salute“ a cura dell’associazione Amici del Cuore di Lucca, un concorso che si ispira alla musica dal titolo “Udite udite“ rivolto agli istituti di secondo grado, con il patrocinio di Comune, Provincia e Provveditorato.
Erano presenti Donatella Buonriposi (per la Provincia), Claudio Oliva (Provveditorato), l’assessore all’istruzione del Comune Simona Testaferrata, il dottor Enrico Marchi, psicoterapeuta, oltre alle professoresse dei due istituti scolastici. L’associazione Amici del cuore era ampiamente rappresentata da Leonardo Odoguardi, Raffaele Faillace, Gabriele Ferro e l’avvocato Silvana Giambastiani. Dunque la musica, nell’anno di Puccini, torna protagonista. “Semplicemente è un antidoto al veleno della vita quotidiana, lo stress, dunque una vera e propria terapia –ha evidenziato il dottor Marchi –. Un alleato importante considerando che le richieste di aiuto da parte dei giovani nel dopo Covid sono raddoppiate“. Ma non tutta la musica fa bene e non in qualsiasi modalità. “Uno studio ha individuato Firenze come la città più rumorosa d’Italia – ha ricordato il dottor Odoguardi –. Alcuni giochi per i bambini piccoli sono troppo rumorosi, in più consideriamo le discoteche, gli auricolari. Si va in contro a alterazioni acustiche in modo permanente“. Saper distinguere è importante. “I giovani sono sicuramente i principali fruitori e creatori di musica quindi è importante aprire con loro un dialogo anche perchè hanno una grande voglia di raccontarsi“, ha dichiarato Donatella Buonriposi.
“La musica è un canale universale – ha evidenziato l’assessore Testaferrata – e questo è un bellissimo progetto che vede protagonisti ragazzi che si mettono all’opera per gli altri. Un valore aggiunto“. In ballo biglietti per i Comics, per il Giglio, per la Lucchese e buoni acquisto per i libri.
Laura Sartini