Sul fenomeno delle imprese straniere in agricoltura, interviene il presidente di Coldiretti Lucca e Massa Carrara, Andrea Elmi.
"Nell’ultimo triennio la crescita delle imprese non italiane è stata importante; parliamo di un tasso di incremento del 13 per cento che ha consolidato la componente straniera come elemento strutturale del settore primario ma che è anche un paramento importante per misurare l’integrazione lavorativa e sociale di tanti immigrati, insieme al loro contributo alla crescita economica del nostro sistema".
Prosegue Elmi: "Dal lavoro di queste imprese e soprattutto di tanti lavoratori stranieri, dipende un prodotto agricolo su due, assicurando al contempo una spinta al ricambio generazionale soprattutto nei territori marginali e difficili".
Secondo Elmi, "sono una forza imprenditoriale e lavorativa indispensabile, che rende la nostra agricoltura multietnica; attori del Made in Tuscany a tutti gli effetti che contribuiscono ai primati del nostro agroalimentare di qualità".
Infine un dato importante: "Quello che è confortante – conclude il presidente – è che rispetto al quadro regionale dove si registra una flessione del numero di imprese, nel nostro comparto la provincia di Lucca sia in controtendenza con un aumento del 7,2% di imprese rispetto al 2019 e del 3,2% se consideriamo il lasso di tempo 20212022".
Elmi parla quindi di "un segnale incoraggiante che porta con se investimenti, innovazione e nuove energie".
M.G.