Anche la nostra città ha contribuito alla raccolta delle firme che hanno determinato, attraverso la formula della legge di iniziativa popolare, l’approvazione da parte della regione Toscana della norma sul suicidio medicalmente assistito, prima Regione del Paese ad avere approvato una legge in tal senso. A Lucca, l’attività dell’Associazione “Luca Coscioni” è coordinata da Laura Favilla. "Come Associazione – afferma – siamo molto soddisfatti di questa importante vittoria ottenuta grazie alle disobbedienze civili di Marco Cappato e di altri esponenti dell’Associazione e grazie alla partecipazione popolare; in Toscana sono state raccolte oltre 10mila firme di cittadine e cittadini favorevoli a questa legge di iniziativa popolare e oggi la nostra è la prima regione italiana a dotarsi di una normativa sul suicidio assistito a livello locale, in attesa di una normativa nazionale che, malgrado numerosi tentativi, non è mai stata approvata sebbene la Corte Costituzionale avesse invitato il parlamento a legiferare dopo la sentenza Cappato-Antoniani del 2019".
Favilla considera questo atto "una legge di civiltà che definisce tempi e procedure per l’aiuto medico alla morte volontaria; è una legge che impedisce il ripetersi di casi di persone che hanno dovuto attendere una risposta per mesi – sottolinea – o addirittura anni, in condizione di sofferenza insopportabile e irreversibile". Favilla, poi, entra nel merito stesso della legge: "Le regole approvate dalla Regione Toscana consentono la piena attuazione della sentenza del 2019 che ha legalizzato in Italia il cosiddetto “aiuto al suicidio”, a determinate condizioni; stabilisce, poi, il percorso da seguire per chi vuole accedere al suicidio medicalmente assistito con la formazione di una commissione medica ed etica, che dovrà esprimersi entro un mese sulla congruità dei requisiti e l’individuazione di un medico e di un farmaco da utilizzare". La responsabile dell’Associazione, spiega anche le modalità attuative: "Chi vuole accedere al suicidio medicalmente assistito, dovrà fare domanda al direttore dell’Asl che formerà la commissione medica ed etica che avrà massimo un mese per esprimersi sulla congruità dei requisiti e che dovrà individuare, entro 10 giorni, un medico e un farmaco da utilizzare, mentre l’esecuzione sarà entro una settimana dalla fine dei due precedenti passaggi". La procedura, indica Favilla, sarà gratuita.
Prosegue Favilla: "Siamo grati alle consigliere e ai consiglieri della Regione Toscana per avere approvato la legge Liberi Subito, che garantisce tempi certi per chi sceglie di interrompere sofferenze insopportabili e irreversibili". Infine, cita un caso emblematico di pochi giorni fa: "In Toscana non ci saranno più casi come quello di Gloria che Il 24 febbraio 2024, aveva inoltrato alla Usl Toscana Centro la richiesta di verifica delle sue condizioni per l’accesso al suicidio assistito. La commissione medica multidisciplinare, il 20 marzo, aveva confermato che Gloria possedeva tutti i requisiti previsti dalla legge ma, l’Usl non indicava né il farmaco letale né le indicazioni necessarie per la sua auto somministrazione e dopo mesi di richieste e diffide la Asl si è rifiutata di fornire il farmaco e la strumentazione necessaria".
Maurizio Guccione