Il Movimento 5 Stelle corre verso la presentazione di una lista con il proprio simbolo alle prossime comunali di Lucca.
Gli esponenti lucchesi del Movimento sono sempre più intenzionati a ripresentare una propria lista anche alle elezioni del giugno prossimo, e in tal senso è stato ufficialmente chiesto il via libera ai livelli regionali e nazionali per poter utilizzare il simbolo e il nome.
Si tratterebbe della terza volta in cui il 5 Stelle presenta una sua lista alle comunali cittadine dopo i due precedenti del 2012 (dove ottenne due consiglieri) e del 2017 (dove ne confermò uno). Proprio il consigliere comunale uscente Massimiliano Bindocci dovrebbe correre nuovamente come candidato sindaco dopo l’8 per cento raccolto cinque anni fa.
Pare infatti essere venuta meno l’ipotesi di un abbinamento della lista a alcuni comitati locali che si sarebbe dichiarati indisponibili a correre al fianco di una sigla di partito, per quanto, il Movimento venga valutato nei sondaggi nazionali, dopo un periodo tutt’altro che semplice, ancora sopra il 12 per cento. Difficile, ovviamente, traslare simili percentuali su base locale: l’unico riferimento ravvicinato sono le Regionali del 2020 dove nel Comune di Lucca arrivò al 7,25 per cento senza apparentamenti con il centrosinistra. Una scelta che verrebbe replicata anche in queste Comunali, visto che i rapporti con il Pd sono tutto meno che buoni e la corsa in solitaria diviene inevitabile.
Resta ancora da capire se nei prossimi giorni arriverà il via libera dai livelli regionali e nazionali del partito i cui dubbi potrebbero essere legati proprio dalla scelta di misurarsi elettoralmente. Quanto alla lista dei candidati, sarebbe a buon punto, come conferma lo stesso Bindocci.
"Siamo arrivati a individuare già un buon numero di candidati – sottolinea – anche se devo dire che alcuni si sono tirati indietro dopo le richieste danni arrivate dal Comune nei miei confronti e nei confronti di alcuni membri dei comitati, a riprova che, come dico da tempo, a Lucca c’è una emergenza democratica".
Fabrizio Vincenti