PAOLO PACINI
Cronaca

Una scommessa vinta nel 1998 cacciando le auto

Quando nacque nella lontana estate del 1998, pochi avrebbero scommesso sul futuro di questo neonato festival musicale che pure quel...

Una scommessa vinta nel 1998 cacciando le auto

Una scommessa vinta nel 1998 cacciando le auto

Quando nacque nella lontana estate del 1998, pochi avrebbero scommesso sul futuro di questo neonato festival musicale che pure quel 6 luglio fu tenuto a battesimo da Bob Dylan. Gli spettatori non furono moltissimi all’epoca. L’idea peraltro era ancora piuttosto nuova e nacque da un’intuizione dell’allora presidente della Provincia Andrea Tagliasacchi e dalla fattiva collaborazione del sindaco Pietro Fazzi. Via il parcheggio per auto da piazza Napoleone e spazio ai concerti rock. Ci volle coraggio, indubbiamente, ma quella scommessa a tre con Mimmo D’Alessandro è stata vinta prima di tutto dalla città. Oggi un’estate senza la musica del Summer Festival (e tutto il suo indotto) sarebbe impensabile. Basta ricordarsi la Lucca resa silenziosa e spettrale per due stagioni dalla pandemia per capire la differenza.

La magia del Summer a Lucca è in primis quella di una piazza Napoleone che accoglie gli artisti in un abbraccio carico di storia e di un’atmosfera unica, signorilmente familiare, verrebbe da dire. Se ne accorse anche un artista del calibro di David Bowie, che dal palco del Summer, nel luglio 2002, si soffermò sorridendo a salutare una signora affacciata a una finestra sulla piazza.

Ma i tempi cambiano, le esigenze del festival sono cresciute e ormai il Summer non può prescindere dall’area degli spalti delle Mura per i maxi eventi da oltre 20mila spettatori. Sono questi numeri che permettono poi di mantenere alta la qualità generale e di ospitare in piazza anche concerti di minore impatto popolare, ma di assoluto livello internazionale. Un po’ quello che accade per i Comics, che ha nell’area Games del Balilla uno snodo fondamentale per far quadrare i conti. E allora sarebbe il caso di studiare finalmente una stabile soluzione di compromesso che eviti quel periodico, assurdo (e costoso) “metti e leva“ di erba, terra e ghiaia in questa zona delle Mura.

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