
Commercianti e albergatori allarmati per la guerra tra Russia e Ucraina. Che, probabilmente, anche per la prossima estate terrà lontani i turisti ’paperoni’ da Forte dei Marmi. E’ il tenore del servizio messo in onda giovedì sera su "Dritto e rovescio" su Rete 4 condotto da Paolo Del Debbio. Duccio Checchi, segretario del Fronte della gioventù comunista Versilia lancia una riflessione "sulla perduta identità fortemarmina". "Stiamo lentamente uscendo da una pandemia che ha visto crescere il turismo a Forte dei Marmi come non era mai successo dal dopoguerra a oggi – dice Checchi (in foto) – stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti, negozi, agenzie immobiliari non hanno mai lavorato come in questi due anni. La maggior parte dei nuovi turisti è italiana. Con una stagione estiva non ancora iniziata ci sono villeggianti che non riescono a trovare una casa in affitto per l’estate, e siamo solo a febbraio. Con lo scoppio della Guerra in Ucraina ci renderemo conto che Forte dei Marmi rispecchia l’immagine dell’Italia di oggi: essere un paese di contemporanei. Un posto senza memoria e al quale non interessa il futuro. Visto che siamo pure sotto elezioni amministrative, bisogna avere il coraggio di dire che i grandi personaggi che hanno investito non l’hanno certo fatto perché avevano a cuore il nostro paesello, ma sostanzialmente per interesse privato. Il nostro paesello è sempre stato usato solo come vetrina, altrimenti i commercianti non si lamenterebbero ogni volta che qui viene promossa una manifestazione popolare. Dopotutto è risaputo che quando i commercianti erano fortemarmini, si poteva promuovere un qualsiasi evento senza ricevere lamentele. Per quello che riguarda l’imminente campagna elettorale, io inviterei i candidati sindaco a non utilizzare più lo slogan “identità fortemarmina” perché tanto è stato fatto di tutto per smontarla pezzo per pezzo"