Ustiona la moglie con spiedini roventi. Quarantenne finisce in carcere

Violenze e minacce anche quando era in gravidanza. L’uomo arrestato dai carabinieri al termine delle indagini

Le indagini condotte dai carabinieri di Castelnuovo Garfagnana riguardano fatti accaduti tra il 2016 e il 2019

Le indagini condotte dai carabinieri di Castelnuovo Garfagnana riguardano fatti accaduti tra il 2016 e il 2019

Lucca, 31 maggio 2024 – Botte, minacce e violenze di ogni genere alla moglie, ustionata addirittura con degli spiedini roventi. I Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana hanno arrestato un marocchino 40enne, abitante nel territorio della Media Valle, dando esecuzione a un ordine di carcerazione che ha raggiunto l’uomo proprio al termine di una prolungata attività investigativa dei militari per fatti risalenti dal 2016 fino al 2019.

Infatti l’uomo aveva maltrattato la moglie e la figlia minore con ripetute manifestazioni di aggressività fisica e verbale concretizzatesi in condotte gravissime. Basti pensare che aveva provocato alla consorte delle ustioni alle braccia con l’utilizzo di spiedini roventi. Poi aveva anche rinchiuso la moglie più volte all’interno di casa oppure la costringeva ad uscire solo accompagnata da lui o da sua madre, impedendole contatti telefonici o controllandole l’uso del telefono.

La donna era stata anche picchiata mentre era in stato di gravidanza. Il marito padrone la costringeva ad accettare le sue infedeltà, provocandole più volte lesioni con calci e pugni fino a provocarle lesioni. In una circostanza aveva addirittura minacciato di gettare la figlia di pochi anni dalla finestra, tenendola per un piede e così sporgendola dal davanzale.

A far emergere i gravissimi fatti era stata alla fine la denuncia della moglie che in una circostanza era riuscita a far circolare le sue richieste di aiuto attraverso terze persone o parenti. Da qui gli accertamenti dei militari dell’Arma e le indagini che hanno confermato le responsabilità dell’uomo. Comportamenti gravissimi per i quali il quarantenne marocchino era già stato sottoposto al divieto di avvicinamento alle persone offese e che adesso l’ha visto invece raggiunto dall’esecuzione della condanna definitiva per la quale dovrà ancora scontare 2 anni e 2 mesi di reclusione. Attualmente l’uomo si trova in carcere a Lucca.