Sciopero dei metalmeccanici (anche) lucchesi ieri, con partecipati presidi di fronte a Confindustria e Prefettura, dove sono stati ricevuti. “Un ottimo dialogo avviato – commenta Michele Folloni (Fim Cisl) – Anche con il Prefetto siamo rimasti d’accordo di tenerci aggiornati sui nodi, sia a livello locale che nazionale, di cui si farà portavoce“. Molti sono i punti del documento di Fim, Fiom e Uilm nazionali che trovano riscontro sul nostro territorio, che anche non vivendo crisi straordinarie, riportano le parti sociali, soffre comunque di problemi che perdurano nel tempo e che accomunano lavoratori ed imprese di settori strategici per la sopravvivenza dell’industria.
“Tra questi – così le sigle – il settore della metallurgia, che vede in Kme di fornaci di Barga un’impresa di valore internazionale nella produzione di laminati in rame, utilizzati in larga parte nell’ambito della componentistica e dell’automotive. Settori che da anni, come Kme, vivono profonde ristrutturazioni causate dalle aggregazioni dei marchi dei produttori, e dalla relativa concentrazione della produzione di automobili in Paesi Ue diversi dall’Italia. A questo si somma la transizione verso l’auto elettrica, che potrebbe comportare la riduzione della componente rame nel fabbisogno produttivo. Al tempo stesso la mancanza, ormai da anni, di politiche di sviluppo e di indirizzo da parte di chi ci governa, ma anche le idee e i progetti per utilizzare i fondi del Pnrr per garantire opportunità di sviluppo“.