"Abbiamo letto con piacere l’intervento di Elvio Cecchini in materia di Comics e pensiamo di poterci associare al suo pensiero, chiedendo uno sforzo progettuale per dare al salone un futuro che non coincida necessariamente con l’occupazione del centro di Lucca". Così in una nota Per Lucca e i suoi paesi“. "Il centro antico della nostra città è infatti delicato e di immenso valore artistico, storico ed urbanistico - aggiunge la nota - e non si può pensare di ridurlo ad un enorme polo fieristico sottoposto al continuo montaggio e smontaggio di strutture. Comprendiamo che la crescita straordinaria della manifestazione, rilevata negli ultimi quindici anni, sia stata possibile proprio grazie al fatto di poter disporre di spazi quasi illimitati, ovvero delle piazze di un grande centro storico italiano. Crediamo però anche che la dicotomia rigida tra città ”fora” e città “drento”, non solo sia ormai da superare, ma che produca essenzialmente danni a entrambe le Lucche (ci si perdoni l’espressione)".
"Ci permettiamo di suggerire un progressivo alleggerimento del centro cittadino e questo iniziando dallo spostamento, ormai necessario, del super capannone del Campo Balilla - va avanti - . In passato abbiamo più volte proposto di utilizzare il Mercato di Pulìa come arena per concerti e come area deputata ad accogliere il padiglione che ora viene montato sugli spalti. Tra le altre cose, un’operazione del genere porterebbe enormi risparmi per l’organizzazione, che non sarebbe costretta, come Penelope, a fare e disfare continuamente il prato sotto le Mura. In generale, per una città come Lucca, l’ospitare un evento mondiale come i Comics, richiede il dotarsi di adeguate e stabili infrastrutture". Infine, se si devono accogliere migliaia di automobili - conclude - , allora si facciano parcheggi che, nel resto dell’anno, possano essere utilizzati come aree verdi a disposizione del pubblico".