Valeria Massei è la nuova responsabile delle Cure primarie Asl

Valeria Massei è la nuova responsabile delle Cure primarie a Lucca, nell'ambito dell'Azienda Usl Toscana nord ovest. Il suo ruolo è fondamentale per consolidare i servizi territoriali e implementare il decreto ministeriale 77 del 2022, con particolare attenzione alle cure domiciliari e alla presa in carico dei pazienti cronici.

Valeria Massei è la nuova responsabile delle Cure primarie Asl

Valeria Massei, che nel 2014 ha iniziato la sua attività come dirigente medico delle Cure primarie, intermedie e residenzialità nel distretto Piana di Lucca

Valeria Massei è la nuova responsabile dell’unità funzionale Cure primarie della Zona distretto Piana di Lucca, diretta da Eluisa Lo Presti, nell’ambito dell’Azienda Usl Toscana nord ovest. Si tratta di un ruolo importante in un periodo in cui si stanno consolidando e sviluppando i servizi territoriali nel solco tracciato dal decreto ministeriale 77 del 2022. La dottoressa Massei si occuperà in particolare del governo del sistema delle cure primarie che comprende i servizi e le prestazioni riferibili alla medicina generale (medici di famiglia e pediatri), alla continuità assistenziale (ex guardia medica), alla specialistica ambulatoriale e all’assistenza farmaceutica di cui i cittadini fruiscono a livello territoriale anche attraverso i presidi territoriali quali le case della salute, che si stanno trasformando in case di comunità.

“Con questa scelta - sottolinea la direttrice generale Maria Letizia Casani – la nostra Azienda prosegue nel cammino intrapreso da tempo di rafforzamento degli organigrammi a livello territoriale, dove si gioca la sfida della sanità nei prossimi anni. Sono convinta del fatto che la nuova responsabile, grazie alla sua professionalità e capacità, saprà portare avanti il lavoro già intrapreso a Lucca in maniera adeguata per rivedere la nostra organizzazione e rafforzare il territorio in tutte le sue componenti. La Regione Toscana ha infatti ridefinito il modello dei servizi socio-sanitari, prevedendo anche le case e gli ospedali di comunità, oltre alle centrali operative territoriali. L’integrazione e il potenziamento delle cure domiciliari, lo sviluppo della sanità di iniziativa e il miglioramento della presa in carico sul territorio, in particolare dei pazienti affetti da patologie croniche, ci permetterà anche di far ridurre gli accessi in pronto soccorso e di garantire servizi adeguati e personalizzati ai cittadini”.