MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Vallisneri, Sant’Anna e Londra. Giovanni: 26 anni e la grande sfida dell’intelligenza artificiale

Cattani, giovane lucchese, dopo gli studi superiori si è diplomato alla scuola superiore di Pisa e adesso vive nella city per studiare gli effetti della AI nel mondo della finanza. Ecco la sua storia.

Cattani, giovane lucchese, dopo gli studi superiori si è diplomato alla scuola superiore di Pisa e adesso vive nella city per studiare gli effetti della AI nel mondo della finanza. Ecco la sua storia.

Cattani, giovane lucchese, dopo gli studi superiori si è diplomato alla scuola superiore di Pisa e adesso vive nella city per studiare gli effetti della AI nel mondo della finanza. Ecco la sua storia.

Non ama definirsi un cervello in fuga. Piuttosto, e con razionalità, una persona che ha seguito il proprio istinto. Giovanni Cattani ha 26 anni ed è di Lucca. Ha frequentato l’ottimo liceo scientifico “A.Vallisneri” per poi approdare alla scuola superiore Sant’Anna di Pisa con studi in economia. Il suo obiettivo, gli studi in economia e finanza. Oggi arricchiti dall’applicazione della tanto dibattuta intelligenza artificiale.

"Già al secondo anno – racconta Giovanni Cattani – sono andato a fare un’esperienza a Parigi, proseguendo al terzo anno come studente al ministero dell’economia a Roma; il mio ambito di interesse è sicuramente il mondo dell’economia e della finanza visti dal punto di vista privato".

Idee chiare e curiosità, hanno spinto il giovane lucchese a scandagliare uno dei settori più impegnativi e intricati: quello della finanza, appunto. Cattani persegue l’obiettivo e dopo la laurea in economia si trasferisce a Londra, cuore pulsante del settore finanziario, e acquisisce esperienza lavorando per un fondo di investimenti.

"Mi sono presto affascinato – prosegue il giovane economista – alle nuove tecnologie, cosicché il mio interesse si è concentrato proprio a cercare società che si occupano di intelligenza artificiale e applicare questa in ogni ambito, cercando quindi investimenti". Cattani è uno fra coloro che credono nella sfida dell’intelligenza artificiale: tra ombre e pregiudizi non ha dubbi: "Si tratta di una grande opportunità, pensiamo solo alla finanza ma anche il giornalismo oppure l’ambito medico: il cambiamento e i benefici che l’intelligenza artificiale può essere in grado di soddisfare sono davvero enormi; e riflettiamo in termini di scetticismo, che cosa ha significato l’utilizzo di Internet: anche in quel caso – sottolinea Cattani – abbiamo visto i vantaggi così come anche gli aspetti dubbi, ma dipende sempre dagli scopi che ispirano le nuove tecnologie e io sono certo che dell’intelligenza artificiale, da ora in avanti, non potremo fare a meno perché fondamentale in innumerevoli applicazioni".

Gli facciamo notare che c’è chi guarda all’intelligenza artificiale come un potenziale rischio anche in termini di perdita di posti di lavoro: "Lo scetticismo rispetto alle nuove tecnologie, proprio guardando al passato, ci sono sempre state – risponde Cattani – ma penso che scegliere il cambiamento dovrà prevalere rispetto allo scetticismo; i cambiamenti devono essere governati ma non possiamo rimanerne al di fuori".

Nel settore finanziario, sostiene il giovane economista, "l’intelligenza artificiale aiuta molto per la ricerca abbattendo drasticamente i tempi; pensiamo poi alla branca dell’ingegneria informatica: qui gli sviluppatori la utilizzano per scrivere i codici, così come in campo medico si rivela utile anche per capire quali domande, per esempio, porre ai pazienti e da queste capire se sono state utili o meno per arrivare ad acquisire informazioni utili alla cura e alla diagnosi".