REDAZIONE LUCCA

Vania, oggi alle 15.30 i funerali a S.Marco. L’autopsia conferma l’atrocità

Il medico legale: "Grande quantità di benzina gettata su di lei"

Vania Vannucchi, arsa viva a Lucca

Lucca, 6 agosto 2016 - Il medico legale Stefano Pierotti ha effettuato ieri pomeriggio l’autopsia sulla salma di Vania Vannucchi, l’operatrice sociosanitaria bruciata viva martedì scorso dall’ex amante Pasquale Russo. L’esame disposto dal pm Piero Capizzoto è stato eseguito all’istituto di Medicina legale di Pisa ed ha richiesto quasi tre ore. L’autopsia ha fornito alcuni elementi tecnici indispensabili per mettere dei punti fermi nell’inchiesta, al di là delle dichiarazioni contraddittorie e deliranti dell’omicida che ha alternato ammissioni e spiegazioni prive di senso logico.

In primo luogo sono arrivate conferme sulla dinamica dell’aggressione con il liquido infiammabile, probabilmente benzina, versato con una tanica dall’alto sulla testa e sul corpo della povera donna, che era probabilmente seduta al posto di guida della sua Fiat 500 L, con la portiera aperta. L’estensione delle ustioni era tale, sul 90% del corpo, da pregiudicare qualsiasi speranza di sopravvivenza. E’ emerso anche che la quantità di benzina o analogo liquido altamente infiammabile versatole addosso da Pasquale era molto abbondante e tale da causare ustioni notevolmente estese e fiamme persistenti, che sono andate avanti per alcuni interminabili minuti e non hanno lasciato scampo. Un elemento sostanziale, questo, per suffragare l’ipotesi di un omicidio premeditato e aggravato dalla crudeltà. Sarebbero state escluse invece dall’autopsia lesioni di altro genere, gravi percosse o tentativi di strozzamento in occasione dell’agguato mortale.

Intanto la famiglia di Vania ha espresso il desiderio di «chiudere» al più presto un capitolo dolorosissimo. E dare una sepoltura alla donna. Grazie al nullaosta arrivato ieri sera, la cerimonia funebre è stata fissata:il funerale di Vania si tiene oggi alle 15.30 nella chiesa di San Marco. La cerimonia sarà officiata dall'arcivescovo monsignor Italo Castellani.