Vedova sotto processo. Il marito si tolse la vita. Lei imputata di maltrattamenti

Aperto ieri in Corte d’Assise il procedimento contro la donna, 72 anni, assente in aula. Ascoltati vari amici e vicini di casa, testimoni dell’accusa. Udienza rinviata al 23 novembre.

Vedova sotto processo. Il marito si tolse la vita. Lei imputata di maltrattamenti

Vedova sotto processo. Il marito si tolse la vita. Lei imputata di maltrattamenti

Aperto ieri in Corte d’Assise il processo nei confronti di Enrichetta Bastiani, 72 anni di Bagni di Lucca, finita alla sbarra con la pesante imputazione di maltrattamenti in famiglia da cui deriva la morte, un reato che con tale aggravante ipotizza addirittura una pena dai 12 ai 24 anni di reclusione. Si tratta del primo caso del genere a Lucca. Il pm inizialmente aveva chiesto l’archiviazione, ma il gip aveva respinto l’istanza chiedendo l’imputazione coatta della vedova.

Tutto prende il via morte di Johnny Bertoncini, il 75enne che il 10 agosto 2021 fu trovato impiccato nel cimitero di San Cassiano di Controne. "Era la persona più gentile e mite del mondo – hanno raccontato gli amici più cari –. La sera prima di farla finita ci salutò tutti al bar, dicendo che non l’avremmo più rivisto. Pensavamo che fosse solo un momento di sconforto, invece la mattina dopo si tolse davvero la vita nel cimitero...".

Ieri in aula davanti alla Corte presieduta dal giudice Nidia Genovese, a latere il giudice Felicia Barbieri, con i sei giudici popolari, l’imputata non si è presentata. Sono stati invece ascoltati amici e vicini di casa che hanno raccontato le angherie cui era sottoposto da anni Johnny Bertoncini. L’uomo, che per anni aveva lavorato al distributore di carburanti Agip a Chifenti, era molto conosciuto e tutti ne parlano come una persona mite che subiva il carattere autoritario della donna.

Sono emersi episodi di percosse con il bastone infertegli pubblicamente dalla moglie davanti casa, o casi in cui l’anziano era stato costretto a spogliarsi e lavarsi con l’acqua della gomma all’esterno, con qualsiasi condizione meteo, prima di entrare in casa. Un trattamento umiliante che progressivamente ha minato il suo stato psicofisico, fino a spingerlo, questa è la tesi accusatoria, a un gesto estremo. Udienza rinviata al 23 novembre per ascoltare i testi della difesa.

P.Pac.