Lucca, 18 aprile 2018 - Il caso dell’insegnante «bullizzato» da un minorenne di fronte alla classe ha strascichi giudiziari.
Infatti tre studenti, tutti minorenni, dell'Itc "Carrara" di Lucca sono stati iscritti nel registro degli indagati dopo l'atto di bullismo e prepotenza nei confronti del loro professore di italiano e storia, un docente di 64 anni, ripreso mentre veniva minacciato e insultato in classe da uno di loro. Il video è diventato virale nella Rete.
Nell'individuare i tre indagati, polizia postale e Digos hanno proceduto d'ufficio e oggi il preside della scuola ha anche presentato formalmente una denuncia.
LE SCUSE - Nel frattempo il protagonista della vicenda si è scusato con il professore. Come prima sanzione per i responsabili, al di là delle indagini, sarà il consiglio di classe a decidere quale sarà la punizione scolastica più adeguata rispetto al comportamento dei ragazzi nei confronti del docente e, in generale, della scuola. In sede giudiziaria le minacce e gli insulti potrebbero comportare per i tre indagati conseguenze legali ancora più importanti.
LE REAZIONI POLITICHE - "L'episodio della scuola di Lucca ci dimostra ancora una volta che siamo di fronte ad un'emergenza educativa, occorre intervenire in maniera netta e decisa per contrastare con forza le azione di violenza, anche solo verbale, che arrivano dai ragazzi, anche attraverso un percorso educativo. Credo sia necessaria una punizione giusta e ferma che sia realmente educativa per il ragazzo che a Lucca con atti di violenza verbale ed ingiurie ha intimidito il suo professore". Così l'onorevole Gabriele Toccafondi, sottosegretario al Miur, commenta l'episodio di bullismo. "Rispetto le decisioni che prenderà l'istituto e gli esiti della denuncia fatta oggi - aggiunge - ma spero arrivi anche una punizione socialmente utile, andare a fare volontariato nei centri che aiutano concretamente la comunità locale siano essi bambini, anziani, disabili, continuo a pensare sia anche una reale possibilità di maturazione e cambiamento. Una azione educativa che farà crescere e aiutare a capire che siamo persone e che ci dobbiamo trattare come tali e rispettarci".
"I crescenti episodi di bullismo che imperversano nelle scuole di Lucca, in particolare presso l'Itc Carrara rappresentano purtroppo la punta di un iceberg di un fenomeno sempre più diffuso", dice Gloria Vizzini, deputata e portavoce alla Camera del Movimento 5 Stelle. "Non si può più stare a guardare. Le istituzioni devono farsi carico di un profondo problema sociale che riguarda tutti: Stato, istituzioni, settore scolastico, famiglie e ragazzi. Per questo motivo sto predisponendo una interrogazione sull'accaduto e per richiedere interventi urgenti a livello nazionale" conclude la parlamentare lucchese.
"Sono rimasta sconcertata nel vedere l'eloquente video in cui uno studente lucchese intima brutalmente al proprio professore di dargli la sufficienza, ordinandogli, addirittura, di mettersi in ginocchio. Una scena allucinante, che è aggravata dal sottofondo di risate scomposte da parte dei compagni di classe, uno dei quali riprende il tutto col telefonino, mettendo poi le inqualificabili sequenze in Rete", dice il capogruppo della Lega Nord al Consiglio regionale della Toscana, Elisa Montemagni. "Non è la prima volta - aggiunge in una nota - che avvengono fatti così inaccettabili, che devono farci riflettere su come una minoranza di giovani non sappia rapportarsi a dovere con gli insegnanti, aggredendoli fisicamente o cercando di umiliarli com'è avvenuto in questo caso specifico". Per Montemagni è "necessario introdurre appositi corsi di educazione civica, fin dagli anni delle elementari, e che i genitori siano maggiormente attenti e meno permissivi nei confronti di figli che, poi, assumono, inevitabilmente, atteggiamenti così dispotici e indegni verso i propri insegnanti".