Violenza assistita, le ferite dei figli. La maggior parte ne è testimone. L’evento dedicato di “Woman to be“

La presidente: “Siamo stati spinti dall’opacità con cui continua a essere proposto il fenomeno“. Al convegno a Palazzo Ducale, il 29 novembre, anche il contributo (e i dati) del codice rosa dell’Asl .

Violenza assistita, le ferite dei figli. La maggior parte ne è testimone. L’evento dedicato di “Woman to be“

. Palazzo Ducale il 29 novembre alle 16 l’incontro dal titolo: “Contro la violenza assistita“

La violenza assistita – ovvero quella subita da chi, spesso i figli, assiste a atti prevaricatori – è violenza diretta, ora riconosciuta come tale anche dal codice penale. Lascia segni profondi, e può lasciar germinare semi negativi che nel tempo possono fare della vittima il carnefice. Un fenomeno in escalation di pari passo a quello dei casi di violenza, per arginarlo servono strumenti specifici e di questo si occupa l’associazione “Woman to be Aps“ che lancia un’iniziativa patrocinata dalla Provincia e dall’Azienda Usl Toscana Nord Ovest. Del tema si parlerà infatti a Palazzo Ducale il prossimo 29 novembre alle 16 in un incontro dal titolo inequivocabile: “Contro la violenza assistita“.

“Scegliere il momento attuale per approcciare un tema tanto complesso nasce da alcune motivazioni – evidenzia Maria Grazia Anatra, Presidente dell’Associazione Woman to be – : la condizione di sfondo di opacità con cui continua ad essere proposto il fenomeno e che impongono chiarezza e conoscenza; la

riattualizzazione a livello provinciale del Protocollo Mi.Ri.A.M da parte dei soggetti preposti, una recente Direttiva europea, la prima, del maggio 2024 che sollecita azioni multiorientate in ogni paese membro, le sperimentazioni in atto circa la presa in cura dei minori“.

Significative le presenze: da Teresa Leone, esperta di pari opportunità e politiche di genere della Provincia di Lucca a Stefania Trimarchi, Viceprefetto Vicario della Prefettura di Lucca, a Piera Banti Coordinatore Medico Aziendale Toscana Nordovest dei referenti medici di Ps Codice Rosa, a Silvia Mammini, Psicologa clinica, ai Servizi sociali con Carla Panelli, assistente sociale Zona Piana di Lucca e Referenre Codice Rosa, all’avvocata penalista Martina Tarzia, a Maria Grazia Anatra, narratrice per bambini oltre che presidente dell’associazione che ha organizzato l’evento a Lucca. “Sono ferite che non guariscono quelle inferte quotidianamente ai minori, vittime di violenza assistita. Un fenomeno opaco e spesso frainteso – così l’associazione Woman to be Aps – . Con il termine violenza assistita si intendono tutti quei casi in cui un minorenne vede una persona a cui è legato da un vincolo affettivo oppure una figura di riferimento subire una qualche forma di violenza, sia essa fisica, verbale, psicologica, sessuale o

economica“. I dati aggiornati (primo semestre 2024) e diffusi dall’ISTAT parlano tristemente chiaro: oltre il 51% delle donne vittime di maltrattamenti dichiara che i propri figli assistono alle violenze, e nel 19% dei casi le subiscono anche in prima persona. Situazione allarmante considerando i dati in possesso del Ministero degli interni, che denunciano in un decennio (2013-2023) una crescita del 105% dei maltrattamenti contro familiari e conviventi.

Laura Sartini