Corsa contro il virus-bebè, l’Asl lancia la campagna con il nuovo anticorpo

Nel mirino il virus respiratorio sinciziale, responsabile delle bronchioliti gravi. Il direttore Gagliardi: “Porta al ricovero e nel 10% dei casi alla terapia intensiva. Quest’anno abbiamo un monoclonale evoluto che ha un’efficacia dell’80%”

Lucca, 7 novembre 2024 – E’ scattato il piano d’azione contro il virus respiratorio sinciziale, responsabile delle bronchioliti nei più piccoli e di importanti complicazioni soprattutto in tenera età. Da lunedì scorso in tutti i punti nascita dell’Azienda USL Toscana nord ovest è operativa la profilassi contro il virus, offerta a tutti i nati.

“Si tratta - spiega il direttore del dipartimento materno infantile Luigi Gagliardi - di uno dei più significativi avanzamenti scientifici e di sanità pubblica degli ultimi anni, non solo in pediatria ma a livello generale. Il virus respiratorio sinciziale (VRS) è infatti causa delle epidemie annuali ed è responsabile di circa tre quarti delle bronchioliti gravi, che portano ad ospedalizzazione e insufficienza respiratoria, e che richiedono nel 10 per cento dei casi una terapia intensiva, soprattutto nei lattanti sotto i 6 mesi di vita“. Dunque un “nemico“ da non sottavolutare, in questa stagione, nei confronti del quale, raccomandano i medici, è utile prendere provvedimenti.

“L’anno scorso, come ampiamente riportato anche dagli organi d’informazione, l’epidemia di questo virus è stata particolarmente grave, mettendo in crisi tutto il sistema ospedaliero pediatrico toscano per il numero e la gravità dei casi di bronchiolite – fa sapere Gagliardi – La profilassi viene effettuata con un anticorpo monoclonale che è stato finalmente registrato in Italia dopo esperienze in altri paesi europei, che la Regione Toscana ha deliberato di acquistare ed offrire alla popolazione. Si tratta dell’evoluzione di un farmaco precedente, utilizzato dalla fine degli anni 90 che, pur presentando un’ottima sicurezza, era però molto meno maneggevole, destinato solo ai neonati ad alto rischio e soprattutto meno efficace“.

“Il nuovo farmaco – illustra il primario – dimostra invece una efficacia molto elevata (oltre l’80% di protezione rispetto alle ospedalizzazioni, come le esperienze francesi e spagnole dimostrano), necessita di una sola somministrazione, e viene consigliato per tutti i nati. In conclusione, con questa nuova profilassi ci aspettiamo un impatto importante su una patologia frequente e rilevante”. La campagna contro il virus sinciziale è rivolta a tutti i bambini nati tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025, indipendentemente dalla presenza di patologie concomitanti e dalla eventuale prematurità.

L’utilizzo dell’anticorpo è consigliato dalle società scientifiche nei bambini sotto l’anno di età, che affrontano il loro primo inverno. L’offerta viene garantita attraverso un percorso coordinato e integrato che coinvolge i punti nascita, i pediatri di libera scelta e i dipartimenti di prevenzione delle Asl. I bambini nati a partire dal 1° aprile 2024 vengono quindi immunizzati, su chiamata attiva, nell’ambulatorio del pediatra di famiglia.

Dei nuovi nati, assicura l’Asl, si occupano direttamente i punti nascita prima della dimissione dall’ospedale. La somministrazione avviene anche nelle sedi dei dipartimenti di prevenzione. Una campagna a largo raggio per debellare un virus che ha sintomi più o meno pesanti simili a quelli del raffreddore ma che è la principale causa di polmonite sotto i due anni.

Laura Sartini