Vive in macchina con moglie e figli: “Chiedo solo una casa dove stare”

E’ la storia di Naffat Brahim, in Italia dal 1989. Le sue disavventure sono cominciate circa otto mesi fa. “Faccio appello al Comune per la salute dei miei figli: posso pagare l’affitto”

L’emergenza abitativa. Seconde case in affitto. Cinque fiorentini hanno detto sì a Caritas

La ricerca di una casa in affitto è sempre più ardua

Capannori (Lucca), 12 ottobre 2024 – Vive in macchina con moglie e due figli piccoli. Cerca un posto dove sistemarsi. E’ la storia di Naffat Brahim, in Italia dal 1989. Le sue disavventure sono cominciate circa otto mesi fa. “Abitavamo in un condominio ma purtroppo ci fu una perdita d’acqua – racconta l’uomo – e la muffa sui muri nuoceva ai miei bambini, tanto è vero che si ammalarono. Un giorno hanno accusato malesseri di notevole gravità e dovette arrivare l’ambulanza per condurli all’ospedale San Luca. Chiedemmo al Comune di Capannori come poter fare e gli addetti del Municipio inviarono la mia famiglia in una struttura di Segromigno Monte”.

“Io ero separato da loro. Però dopo poco tempo, anche in quel luogo mia moglie cominciò ad accusare problemi di salute, in pratica in quegli ambienti si sono ripresentati degli attacchi di asma. La mia consorte – prosegue Brahim, - ha una vera fobia, la paura di ritornarci è forte, perché ci è stata male. In un primo momento si era ripresa, ma poi è di nuovo peggiorata. Ci hanno anche spostato in un bed and Breakfast a Lucca, ma si trattava di una soluzione temporanea”.

“Non chiedo la luna, ma solo un posto dove stare in tranquillità con la mia famiglia in ambienti sani, dove si possa soggiornare in salute. Lancio l’appello al Comune di Capannori affinché mi trovi un sito adatto. Posso pagare l’affitto e quindi contribuire. Attualmente siamo in quattro su una autovettura, se non lo volete fare per me, fatelo per i miei figli e per mia moglie. Io mi adatto anche su un veicolo, ma loro no, perché soffrono”.

Massimo Stefanini