
L’ultimo affare è stato strappato poche settimane fa. Due appartamentini a Lido di Camaiore a pochi passi dalla spiaggia, venduti per 560mila euro: in pratica 280mila euro a lotto. Roba che, solo 5 anni fa, prima del crollo del mattone e soprattutto prima del Covid, sarebbe costata almeno 800mila euro. Le due chicche immobiliari sono state bandite all’asta dall’Istituto Vendite Giudiziarie di Lucca, in viale San Concordio. Una macchina, diretta da Irene Luvisotti con la socia Martina Gabriellini che, anche durante la pandemia, non si è mai fermata. Gli incarichi ricevuti dal Tribunale di Lucca però si sono quasi dimezzati a causa della pandemia: 67 nel 2020 a fronte dei 194 del 2019 per le esecuzioni mobiliari. Mentre per quelle immobiliari siamo passati dalle 224 del 2019 alle 178 dell’era Covid. Ma gli affari, per chi compra, hanno continuato a girare. Il Covid però ha modificato gli interessi dei lucchesi che acquistano.
"In particolare spiegano Luvisotti e Gabriellini - abbiamo registrato più richieste per i lotti di terreno che prima avevano poco mercato. Mentre gli immobili sono rimasti stabili nonostante la crisi". I lotti di terreno banditi e venduti negli ultimi 12 mesi sono stati 19: terreni agricoli, appezzamenti in collina, magazzini e depositi. Strappi di natura che ora, in epoca di distanziamento, smart-working e bisogno di fuga dalla calca iniziano a fare gola. "Forse è proprio un effetto della fame di spazi sicuri e di privacy che si è creata con la pandemia".
Ma chi è continua a comprare, mentre il mondo sembra fare retromarcia? "Sono aumentati i privati cittadini, non necessariamente imprenditori, ma coppie e famiglie che risparmiano". Volti nuovi per l’Ivg che si affacciano anche dal mercoledì al venerdì fino alle 18.30 al magazzino di viale San Concordio per comprare al dettaglio. Tra loro c’è chi ha bussato anche per acquistare frutta, verdura e pure due prosciutti disossati, venduti per 60 euro (a fronte di un valore di oltre il doppio), pignorati dopo un fallimento. Ma anche, fra gli oltre 180 veicoli venduti in 12 mesi, una Bmw 330 strappata per appena 370 euro. In pratica il costo di uno smartphone.
In tempo di pandemia si sono posati sull’Ivg anche occhi stranieri, pronti a passere in rassegna i lotti pregiati della Lucchesia. "Russi soprattutto per la Versilia, ma anche inglesi e americani. Poco tempo fa abbiamo battuto all’asta una barca comprata da un cittadino di Stoccolma. Ora però deve venirla a prendere". C’è anche chi è andato oltre e si è portato a casa uno yacht di 24 metri per 92mila euro.
Le ville battute al martelletto negli ultimi 12 mesi invece sono state 45. I lotti in vendita, sono soprattutto datati 2019. Il primo lockdown a marzo 2020, infatti, ha congelato i crac: se nel 2019 quelli immobiliari sono stati 87, nell’anno del virus siamo scesi appena a 16.
"Uno dei lotti più importanti ora in vendita è la villa di Compignano che andrà a ll’asta a luglio 2021". Le stanze e la vista di quella Villa Paolina stregarono Elisa Baciocchi Bonaparte, tanto che il 16 ottobre 1812 la acquistò dall’allora proprietario, Raffaele Mansi. E qui Elisa, ospitò Polina Bonaparte, l’amata sorella di Napoleone, dal 3 marzo al 5 giugno 1815. "Il prezzo base è fissato a 4 milioni e 388.460 euro". All’Ivg si è lavorato sodo fin da marzo 2020, ritagliando spazi ad hoc per consentire lo svolgimento delle aste in sicurezza. "Da fine maggio 2020 sono disponibili tre sale, ognuna di diversa grandezza: la più grande può contenere fino a 50 persone, con i giusti distanziamenti di sicurezza. Sono tutte prenotabili e funzionanti. Le abbiamo create ricavando spazio". Anche così la macchina delle esecuzioni e della giustizia fallimentare è riuscita a correre in era Covid.
"Quest’anno però ha consentito anche a molte persone di estinguere le procedure e riscattare i propri beni". Storie a lieto fine di imprenditori o famiglie che sono riuscite a tornare in possesso dei propri beni, prima che il martelletto battesse per sempre.
cla.cap