FIORELLA CORTI
Cultura e spettacoli

Dipingere l'incantesimo, boom di visite

La mostra, allestita nel Palazzo delle esposizioni della Fondazione Bml in piazza San Martino, resterà aperta fino al 17 gennaio

"Dipingere l'incantesimo"

Lucca, 14 gennaio 2016 - Aperta fino a domenica 17 gennaio la mostra "Dipingere l'incantesimo - Pittori nelle terre di Lucchesia di inizio '900" in piazza San Martino a Lucca, nel Palazzo delle Esposizioni della Fondazione Banca del Monte di Lucca, ente organizzatore dell’evento. Un viaggio attraverso la bellezza di terre pure e incontaminate, la Versilia, le campagne lucchesi, la Garfagnana, la Valle del Serchio, la città di Lucca ai primi del 900. Territori che ospitano la vita semplice di un’umanità descritta serena, in comunione perfetta con i ritmi della natura che la circonda, unita da un sorta di incantesimo impalpabile e magico eppure forte e diretto; la bellezza di cui è intrisa. Dislocate su tre piani le opere di artisti quali Moses Levy, Marci Pasega, Alfredo Meschi, Nino Carrara, Raffaello Gambogi, Giovan Battista Santini, Plinio Nomellini, Lorenzo Viani, Alberto Magri, raccontano la storia artistica delle terre della lucchesia e si offrono ai visitatori preziose e rare, molte sono infatti provenienti da collezioni private.

"Letteratura, poesia, musica e pittura messe insieme per creare questo quadro complessivo che parte da un territorio variegato, la marina, i monti, il lago, il Serchio, la campagna, la città, che trova il suo punto di unione nella bellezza d’insieme. - spiega il prof. Umberto Sereni, curatore della mostra - Questa l’innovativa chiave di lettura, in sintesi, del percorso che tratta i caratteri dell’ispirazione artistica in ogni sua espressione, una medicina che le atmosfere e le anime presenti nelle opere dispensano generosamente e un paesaggio che lenì ferite profonde di grandi artisti, da Pascoli a D’Annunzio, a Puccini, e li attrasse nella Valle capace di trasmettere ”il bello e il buono”, di essere rifugio certo, dando nuovo respiro alla sensibilità sopita e vita alla potente energia creativa".