Lucca, 11 gennaio 2023 - Pessime notizie dal mondo produttivo lucchese: nell’incontro svoltosi ieri tra la direzione Koerber Tissue e le organizzazioni sindacali, la multinazionale tedesca ha annunciato che vi sono 80 esuberi sul totale dei 460 dipendenti. I nodi degli effetti della pandemia, della guerra e dei relativi rincari delle materie prime arrivano al pettine. Drammaticamente .
In pratica , a fronte di una contrazione degli ordinativi dei macchinari di circa il 50 per cento, l’azienda (ex Perini) che ha la sua sede principale e gli stabilimenti produttivi delle soluzioni converting (rotolo e piegato) a Lucca, mentre lo stabilimento di progettazione e produzione di macchine per il confezionamento è a Bologna, annuncia l’intenzione di mettere alla porta quasi il 20 per cento della forza lavoro a disposizione tra coloro che sono impiegati a tempo indeterminato. E il 2023 rischia di diventare un anno davvero difficile per tutto il mondo del tissue che risente una fase di rallentamento.
Per Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana si tratta di "un fatto gravissimo ed inaccettabile". "Avevamo chiaro da tempo che il 2023 sarebbe stato un anno difficile – dichiara Braccini – perché vi sono pochi ordini sul mercato, ma questo non é il modo di affrontare l’eventuale crisi. Non esiste che in rapporto alla diminuzione di ordini e di fatturato si pensi di ridurre il personale. Vi sono tutti gli strumenti ordinari per affrontare periodi di flessioni produttive. All’interno dell’azienda lavoravano peraltro molti lavoratori di ditte in appalto, che con il calo produttivo hanno già fatto ricorso ad ammortizzatori sociali, ed il sistema lavorativo va esaminato attentamente nella sua complessità. L’azienda peraltro non ha presentato un piano di prospettiva, ne ha messo in evidenza come pensano di produrre in futuro".
Le organizzazioni sindacali hanno subito convocato l’assemblea dei lavoratori ed é stato proclamato lo stato di agitazione sindacale. Ora si tratterà di avviare un percorso, per niente facile, per evitare drastiche soluzioni, con l’azienda che da parte sua, e va letto come un segnale di apertura, non ha formalmente aperto nessuna procedura. La volontà, in sostanza, sarebbe quella di trattare a un tavolo. Il prossimo incontro con l’azienda è previsto per il 24 gennaio. "L’azienda – aggiunge Braccini – non ha aperto nessuna procedura formale di riduzione di personale ed é disponibile a trattare, ma per quanto ci riguarda bisogna che la Koerber tolga gli esuberi dal tavolo e insieme alle organizzazioni sindacali avvii una trattativa vera e presenti un piano industriale.Ci batteremo per garantire la salvaguardia occupazionale, le professionalità, che sono il vero valore aggiunto, gli investimenti e la continuità produttiva a Lucca".