Lucca, 1 marzo 2023 - La Koerber ha ufficializzato la procedura per avviare il licenziamento collettivo di 90 dipendenti. La decisione era da tempo sul tavolo della trattativa aperta con i sindacati, ma adesso è una realtà concreta. Gli esuberi, nella misura che è sempre oggetto di trattativa, saranno gestiti attraverso prepensionamenti, cassa integrazione e incentivi all’esodo. Se ne parlava da un paio di mesi ma ora è ufficiale. La notizia è emersa ieri pomeriggio dopo l’ennesimo incontro alla Körber di Lucca tra sindacati e vertici dell’azienda. Ancora troppa distanza tra le parti, per trovare una soluzione condivisa e alla fine l’azienda è andata avanti come previsto.
"La Koerber – spiega il segretario regionale della Fiom Toscana, Massimo Braccini – ha aperto la procedura già annunciata di licenziamento collettivo ai sensi della Legge 223/1991. Nelle intenzioni dell’azienda questa riguarderà 90 lavoratori. Ovviamente questi esuberi saranno ancora oggetto di trattativa, ma ora c’è un atto formale".
"Le soluzioni prospettate per i lavoratori – prosegue Braccini – sono quelle legate a prepensionamenti, cassa integrazione e incentivi all’esodo, anche con la ricerca della volontarietà. C’è ancora molto da discutere, ma due mesi di trattative ci consentono di aver un quadro più preciso e di non partire al buio".
Lo scenario della crisi per la Koerber è quello comune a molte altre grosse aziende: un calo delle commesse, un forte aumento dei costi delle materie prime, un calo del fatturato in prospettiva. Ma a questo si aggiunge anche la trattativa in corso sul contratto di locazione per lo stabilimento di Mugnano, ormai scaduto. Un quadro complesso che non consente troppo ottimismo.
"Quello che deve essere chiaro – aggiunge il segretario regionale della Fiom Toscana, Massimo Braccini – è che le difficoltà non possono ricadere tutte sulle spalle dei lavoratori dlla Koerber. Abbiamo insistito perché si parli a fondo anche del nuovo piano industriale, perché è fondamentale capire come l’azienda voglia continuare questo percorso, una volta superato il momento di difficoltà".
La prossima tappa sarà un nuovo incontro al tavolo, previsto per l’8 marzo, un’occasione per i sindacati di approfondire numeri e modalità degli esuberi previsti. Ancora non è chiaro ad esempio il numero di persone che potrebbero essere prepensionabili, né quali garanzie avranno in qusto percorso. Insomma, i nodi da sciogliere sono ancora molti, anche se una parte della trattativa è già stata avviata.