Sciopero e presidio dei lavoratori questa mattina alla Essity Lucca 1, azienda attiva nei settori della cura personale e dell'igiene professionale di fronte ad uno dei due stabilimenti di Porcari (Lucca) con gli impianti di macchina continua completamente fermi.
La protesta arriva come conseguenza dell'ennesimo incontro andato a vuoto per il rinnovo del contratto integrativo, che si è tenuto nella sede di Confindustria a Lucca il 14 febbraio scorso. «Un incontro - denunciano le segreterie Cgil Lucca e Fistel Cisl Toscana - che ha confermato quello che pensavamo, cioè che la disponibilità dell'azienda al confronto si è rivelata del tutto inesistente, quando siamo andati a toccare la parte economica generale».
Per le organizzazioni dei lavoratori gli altri competitor hanno erogato bonus utilizzando gli strumenti messi a disposizione dai diversi decreti, seguendo il principio del sostegno ai dipendenti, che, nell'ultimo anno è diventato uno strumento per alleviare gli effetti del caro vita.
«Il presidio di oggi - concludono i sindacati - è stata anche l'occasione per tornare a parlare della vertenza che riguarda il piano industriale presentato ormai più di un anno fa dall'azienda e che punta sullo scorporo di una parte di stabilimenti, di linee produttive e posti di lavoro, per creare un piccolo ramo d'azienda, distinto dal core del gruppo (1900 dipendenti circa, la gran parte a Lucca, contro i circa 44000 della parte restante di Essity) e vocato alla produzione e commercializzazione di prodotti a marchio privato».
La società ha inviato comunicazioni formali, riguardo la conclusione della procedura per la costituzione di questo ramo di azienda e l'8 marzo si terrà un incontro presso l'Associazione degli industriali di Lucca