Lucca, 18 maggio 2021 - Secondo dati della Camera di Commercio di Lucca nei primi tre mesi del 2021 le imprese attive nella provincia sono aumentate di 17 unità rispetto a fine dicembre, portandosi a quota 36.108. I processi di 'nati-mortalità' mostrano, però, segnali di forte debolezza: tra gennaio e marzo 2021 le iscrizioni al Registro delle Imprese sono state 755, un valore di poco superiore al primo trimestre 2020 (714) ma ancora decisamente sotto gli anni precedenti (media 2015-19: 873). Anche per le cancellazioni si registra una dinamica 'rallentatà, con 635 chiusure nel trimestre (al netto di quelle operate d'ufficio), un valore inferiore di 200 unità rispetto a quelle registrate nei primi tre mesi del 2020 (834).
«I dati confermano lo scoramento nell'avviare nuove attività che ha caratterizzato l'ultimo periodo, dettato dall'incertezza sulle prospettive di ripresa ancora presente a inizio anno - commenta Giorgio Bartoli, commissario straordinario della Camera di Lucca -. Anche le chiusure sembrano non riflettere ancora gli effetti della crisi generata dalla pandemia essendo condizionati dalle straordinarie misure emergenziali, dagli effetti temporaneamente dissuasivi indotti da garanzie e ristori e dal mancato ritorno alla piena operatività dell'attività dei tribunali».
Le dinamiche risultano differenziate: l'agricoltura, silvicoltura e pesca, con 2.331 imprese a fine marzo, presenta un calo di otto unità (-0,3%), le costruzioni hanno perso 17 imprese (-0,3%) attestando a 6.181 unità la relativa consistenza imprenditoriale. Il comparto industriale (estrattivo, manifatturiero, utilities) ha mantenuto i livelli di fine 2020 (4.365 imprese). I servizi con 23.212 imprese attive (64,3%) ha mostrato un incremento di 30 imprese (+0,1%) nel primo trimestre: la crescita ha riguardato il commercio (+21 unità; +0,2%), l'affitto e gestione di immobili (+14 imprese; +0,6%), noleggio e servizi (+8; +0,5%), attività professionali, scientifiche e tecniche (+14; +1,3%), attività finanziarie e assicurative (+5; +0,6%), servizi di informazione e comunicazione (+0,8%; +6).