Lucca, 20 novembre 2018 - Un convegno che ha chiamato a raccolta avvocati e cittadini per discutere sulla Giustizia, in modo particolare sulle recenti proposte del governo giallo-verde ispirate alle idee del magistrato Pier Camillo Davigo circa la prescrizione e la figura dell'agente provocatore. E' quello che ha organizzato sabato scorso +Europa alla Casa del Boia. Tema dell'incontro 'Buona galera a tutti', la Giustizia al tempo del Governo del cambiamento.
Straordinaria la partecipazione del pubblico circa 150 persone tra avvocati, studenti, imprenditori e amministratori. Presenti l'onorevole Riccardo Zucconi di Fratelli d'Italia e il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, consiglieri e assessori di vari Comuni, ma anche ex amministratori toscani: Mauro Favilla, Alberto Baccini, Federico Eligi, Molti i partecipanti da fuori Lucca, da Pescia, Montecatini, Pistoia, Pisa , Cascina, Livorno e perfino da Piombino. Gli interventi sono stati introdotti da Massimo Bulckaen che ha affermato quanto il populismo grillino ispirato al regime sudamericano venezuelano di Chavez e Maduro e il sovranismo di Salvini ispirato alle democrazie illiberali di Orban in Ungheria e Putin in Russia siano un attacco al cuore della democrazia e dello stato di diritto e la volontà di organizzare oggi questo convegno nella Casa del boia.
Successivamente il professor Luca Bresciani, Diritto penitenziario Università di Pisa, si è soffermato sul tema del carcere e della pena osservando che nelle democrazie occidentali il deterioramento della idea di giustizia si è affermato via via che a partire dagli anni '70 negli Stati Uniti e poi in Europa la giustizia e la pena sono divenuti argomenti che avevano al centro la rabbia ed il rancore sociale invece che l'obbiettivo del recupero dell'uomo e la sua vita nella propria comunità e la pena si è trasformata in medicina del popolo che soffre per sollevarlo dalla rabbia e dalla frustrazione quotidiana e dunque una pena intesa come vendetta e strumento per ottenere consenso elettorale o vincere la competizione nei media tv . Ha osservato il professor Bresciani che le pene alternative al carcere sono divenute misure per ridurre il sovraffollamento al carcere piuttosto che misure volte al recupero dell'uomo e del cittadino.
Gli avvocati penalisti Ludovica Giorgi e Andrea Niccolai (delle Camere Penali di Lucca e Pistoia) hanno affrontato nello specifico le proposte del ministro della Giustizia Bonafede in tema di prescrizione che portano la persona ad essere un imputato a vita con un arretramento della civiltà giuridica propria dei totalitarismi, ed hanno sottolineato che in realtà le proposte di questo governo sposano le idee di quella parte di magistratura italiana guidata da PierCamillo Davigo. L'intervento del sindaco di Lucca Alessandro Tambellini ha dapprima sottolineato quanto il tema della giustizia non sia un problema tecnico ma rappresenta la civiltà complessiva di un paese e la sua preoccupazione per una fase della storia italiana che mette in mora la scienza e quindi anche la scienza giuridica nel nome di una volontà popolare che una parte politica afferma di essere divenuta unico interprete, ed al tempo stesso si è detto preoccupato dello strapotere della magistratura, potere diffuso e privo di controllo. Inoltre ha spiegato le competenze del comune nella gestione degli immigrati affidati ai centri di accoglienza Sprar, i comuni possono scegliere di aderire o non aderire al sistema di accoglienza e ha sottolineato come il comune di Lucca ha fatto il suo dovere ed ha aderito al sistema di accoglienza ma ha voluto sottolineare la farraginosità del sistema e la inadeguatezza del sistema che è solo emergenziale e non si presta a costruire una reale integrazione tanto è vero che è impossibile utilizzare il lavoro nel percorso di formazione e integrazione dell'immigrato che richiede asilo ovvero la legge attuale permette di utilizzare i migranti in attesa di regolarizzazione solo per "lavoretti" come raccogliere le foglie" a carattere volontario.
Poi è stata la volta dell'avvocato pisano Cristina Bibolotti (+Europa Pisa) che ha tenuto una relazione sulle misure amministrative del comune di Cascina guidato dalla giovane Sindaco Ceccardi da 2 anni e vera e propria punta di lancia della conquista della Lega nelle amministrazioni locali in Toscana spiegando come lo slogan "prima gli italiani" sia stato interpretato con artifizi giuridici che hanno espulso di fatto gli "stranieri" dalla liste di richiesta di utilizzo di case popolari, perfino chi risiede lavora e paga le tasse da oltre 30 anni nel comune. Questo escamotage è uno strumento di discriminazione amministrativa perche si richiede solo agli "stranieri" di presentare un documento rilasciato dallo stato di provenienza che dichiari che queste persone non siano proprietari nel paese di origine di case, entro un tempo relativamente breve per ottenere questa certificazione (agli italiani è permessa una semplice autocertificazione). Cascina è divenuta laboratorio per altre amministrazioni a guida leghista in Italia e questa procedura di discriminazione amministrativa che intende affermare il principio "prima gli italiani" ha consentito al Comune di Lodi di limitare l'accesso alla mensa degli asili e delle scuole, proibita ai figli di immigrati in una sorta di apartheid mai visto in Italia e lontano dallo spirito di solidarietà comune al popolo italiano. Un "cancro razzista" come lo ha definito nel suo intervento Benedetto della Vedova coordinatore nazionale di +Europa.
Il Senatore di Forza Italia Massimo Mallegni ha ricordato la sua vicenda giudiziaria per cui è stato arrestato e condotto nel carcere di Lucca per 40 giorni quando nel 2006 era Sindaco di Pietrasanta ed è poi avvenuto ad una assoluzione completa 11 anni dopo, nel frattempo era stato rieletto Sindaco nel 2016 . Ha riconosciuto la inadeguatezza di Forza Italia a riformare la Giustizia quando aveva il potere di farlo. Ha stigmatizzato l'abuso della carcerazione preventiva ed ha definito una vergogna il suo processo definito di "giustizia domestica" che lo ha visto accusato di 51 capi di imputazione che lo hanno coinvolto per 7 processi diversi per la denuncia della ex-comandante della polizia municipale di Pietrasanta, dottor Antonella Manzione, sorella del Procuratore Manzione che ha impostato il processo accusatorio nei suoi confronti, processo che si è risolto con il ribaltamento operato dalla Magistratura Giudicante dopo 11 anni di processi delle tesi accusatorie della Magistratura Inquirente della Procura. Un ulteriore esempio della eccellenza della Magistratura Giudicante al confronto del lavoro della Magistratura Inquirente ed ha chiuso affermando che oggi la politica è ostaggio della Magistratura.
Infine Benedetto della Vedova, coordinatore nazionale di +Europa, ha chiuso il convegno partendo dalla questione dei migranti, la più impopolare. Ha premesso che proprio questo tema dimostra che stiamo andando oltre la questione che negli anni passati è stata al centro del dibattito sulla giustizia italiana ovvero il confronto tra garantismo e giustizialismo ovvero tra chi intende la giustizia secondo il concetto di amministrare la giustizia e chi intende la giustizia secondo il concetto di fare giustizia concetti che dividono in modo netto l'idea liberale della Giustizia. La politica italiana guidata dallo slogan di Salvini "Prima gli Italiani" si sta avvitando in una direzione nuova ovvero la rinuncia a considerare la giustizia retta dal principio universale a partire dalla difesa della libertà della persona ma si va proponendo una distinzione tra un diritto per gli italiani ed un diritto per gli stranieri, leggi per gli italiani e leggi diverse per gli immigrati ed il rischio di rompere l'argine dello stato di diritto è assai forte. L'Unione Europea è il nostro destino migliore e + Europa è pronta a raccogliere la sfida sovranista e populista di lega e M5S per creare in Italia e in Europa alleanze per costruire gli Stati Uniti di Europa. Siamo impegnati costruire un partito delle libertà e della sostenibilità ambientale ed economica ed ha invitato al congresso che si terrà a Milano nel prossimo gennaio