Lucca, 10 aprile 2017 - In una città deserta, con un rigido piano di sicurezza che ha isolato il centro storico, ha preso il via il G7 degli Esteri a Lucca.
Fra gli arazzi del palazzo Ducale che porta nell’architettura e negli arredi chiari segni napoleonici si discuterà e forse si decideranno mosse cruciali per uno scacchiere internazionale affacciato su orizzonti imprevedibili. Al tavolo del G7 i responsabili degli Esteri di Stati Uniti, Canada, Giappone e per la vecchia Europa di Germania, Gran Bretagna, Francia e Italia. Oltre all’Alto rappresentante della Ue. Il fronte bollente è la Siria: per questo nella tarda serata di ieri il ministro Alfano ha convocato in accordo con Francia e Gran Bretagna una riunione collaterale allargata ai ministri degli Esteri di Turchia, Emirati Arabi, Arabia Saudita, Giordania, Qatar.
Nel pomeriggio i partecipanti al G7 hanno visitato il monumento funebre di Ilaria del Carretto nella Cattedrale.
ALLARME BOMBA
G7, primo allarme antiterrorismo. Questa mattina, intorno alle 11, è stata rinvenuta una valigia sospetta dentro la biglietteria di Vaibus di piazzale Verdi. A accorgersi della valigia abbandonata sono stati alcuni impiegati dell'azienda che si occupa del servizio pubblico. Immediato l'intervento degli artificieri che hanno chiuso la biglietteria e fatto sgomberare l'area circostante. Bloccati anche i mezzi in arrivo e in partenza. La valigia, di colore, nero, è stata fatti brillare all'interno dei locali. Dentro, sono stati trovati solo vestiti e nessun documento in grado di pemettere di risalire al proprietario della stessa. L'area è rimasta interdetta per circa un'ora.
VIA I RESIDENTI: CITTA' DESERTA
Tante persone rimandate indietro, sin dalle prime ore della mattina. Tanto malumore tra i lucchesi e sorpresa tra gli stranieri per le limitazioni previste per il G7 dei ministri degli esteri. I varchi di ingresso alla zona riservata della città sono stati presi d'assalto da tanta gente, una parte della quale era all'oscuro del G7 e che non ha mancato di protestare anche in modo acceso. Molti problemi sui pass, a iniziare da quelli per chi lavora nel centro storico, e attimi di nervosismo, come nel caso di un anziano signore che è voluto entrare a tutti i costi, e tra gli improperi, per recarsi in farmacia non avendo titolo di accesso. Ha tirato a diritto senza fermarsi e un volontario della Croce Rossa si è fatto carico di seguirlo sino a ricondurlo, una volta uscito dalla farmacia, fuori dalla zona vietata. Tanti i turisti che sprovvisti di un titolo di accesso si sono visti costretti a fare retromarcia in una città a tratti spettrale. Perché da una certa ora in poi si è completamente svuotata, presidiata in qualche punto soltanto dalle forze dell'ordine.
LA MANIFESTAZIONE
Come ogni G7 che si rispetti, non poteva mancare l'annunciata manifestazione degli antagonisti. "Toscana contro il G7. Fuori gli assassini". E' scattata poco prima delle 16 la protesta anti G7, il corteo è partito dalla stazione centrale. Partecipano antagonisti, collettivi, ma anche movimenti (no tav, lotta casa Firenze). Alcune centinaia di giovani provenienti da tutta la regione hanno percorso i viali chiusi al traffico che circondano le mura. La direzione è piazzale don Franco Baroni, dove il collettivo Torpedo ha fissato il concentramento della protesta. I manifestanti hanno sfilato in una Lucca pressoché deserta, con il centro storico blindato. "Milioni di euro per le vostre spese militari, mentre tagliate i fondi per le case popolare", gridano.
GLI SCONTRI
Una parte del corteo si è staccata e ha cercato di sfondare il cordone di polizia all'altezza di Porta San Jacopo, ma è stata respinta da una carica delle forze dell'ordine. Al termine degli scontri alcuni manifestanti sono stati fermati dalle forze dell'ordine. Un gruppo di antagonisti ha ingaggiato un faccia a faccia con le forze di polizia in corrispondenza dell'incrocio fra viale Marti e via Marconi. Dal gruppo di manifestanti vengono scanditi cori con i quali si chiede la liberazione dei propri compagni fermati. In caso contrario, sempre stando agli slogan intonati dal gruppo gli antagonisti non lasceranno la città. Il fronteggiamento fra antagonisti e forze dell'ordine continua. Al corteo partecipavano circa 400 persone, di cui oltre un centinaio giunte da fuori città. Alcuni agenti, almeno sei, sono finiti in ospedale. Intorno alle 19,30 il corteo "no G7", ridotto a un centinaio di manifestanti, è tornato alla stazione di Lucca, in piazzale Ricasoli, tenuto sotto controllo da carabinieri e polizia. La circonvallazione è rimasta chiusa.
UN SECONDO CORTEO IN QUESTURA
Ma è bastato poco per ritrovare le forze e ricominciare la protesta. Dopo essersi ricompattati, i manifestanti, che sono tornati ad essere quasi 200, sono tornati lungo il viale Marconi e dopo aver ottenuto che venisse loro restituito il furgone bloccato dagli agenti durante gli scontri, si sono diretti verso la questura, nuovamente in corteo, per chiedere il rilascio di due manifestanti che erano stati fermati e portati via durante la carica per essere identificati. Si tratta di un ragazzo e una ragazza. Decine di manifestanti avevano intanto improvvisato un sit-in davanti alla Questura, in attesa del rilascio.
LE REAZIONI
"La nostra solidarietà ai colleghi rimasti feriti oggi a Lucca mentre garantivano l'ordine e la sicurezza pubblica per lo svolgimento del G7". Lo dichiarano il segretario generale del Siap (Sindacato italiano appartenenti Polizia) Giuseppe Tiani e il segretario nazionale dell'Associazione funzionari di Polizia (Anfp), Enzo Marco Letizia, che condannano "in modo fermo gli attacchi che i rappresentanti delle forze dell'ordine, ormai troppo spesso, subiscono mentre compiono il loro lavoro che, lo ricordiamo, tra le altre cose è quello di difendere i cittadini".