Lucca, 24 giugno 2022 - Tanta gente, solito posto di cinque anni fa, ma due candidati nuovi e, se possibile, avvolti in una incertezza ancora maggiore in vista del ballottaggio rispetto alla sfida che nel 2017 vide protagonisti Alessandro Tambellini e Remo Santini (ieri presente fra il pubblico).
Mario Pardini, candidato del centrodestra allargato alle forze che al primo turno hanno sostenuto Fabio Barsanti e Elvio Cecchini e Francesco Raspini si sono sfidati in un faccia a faccia organizzato dal nostro giornale, di fatto l’ultimo appuntamento pubblico prima del voto. Moderato dal capo servizio de La Nazione di Lucca, Francesco Meucci, i due sfidanti si sono confrontati nella casermetta Santa Croce che ospita la sede dei Balestrieri di Lucca alla presenza di oltre 100 persone.
Un confronto più vivo dei precedenti, contraddistinto da una maggiore verve polemica e da qualche scambio di accuse, nonostante i due si stimino e siano animati da una visione piuttosto british dello scontro politico. Tante le questioni irrisolte dopo anni. A partire dalla situazione delle casermette sulle Mura e sullo stato di conservazione delle stesse, anche in vista del loro possibile "ingabbiamento" con le barriere anticaduta.
"Alcuni degli affidamenti sono andati a buon fine – ha spiegato Raspini – con un percorso di coprogettazione previsto dalla legge. Immagino per le casermette un percorso finalizzato a garantire il massimo dell’accessibilità delle stesse. Quanto alle barriere, tutto nasce da un procedimento penale che ha obbligato l’amministrazione a prendere provvedimenti. Sono barriere che si vedranno solo dall’interno e, se possibile, vedremo di ritornare sull’argomento". Opposta la lettura di Pardini: "Il progetto casermette in buona parte non ha funzionato: è stato sbagliato togliere l’Opera delle Mura, serve una struttura che segua la manutenzione e gli assegnamenti. Le barriere? Vero che nasce da una vicenda giudiziaria di tre anni fa, ma sulle parti interne 3,5 km di ringhiere sono troppe, dobbiamo avere più coraggio".
Visioni in parte diverse anche sul turismo. "Sul turismo – ha polemizzato Pardini – mi pare che non sia il momento storico per parlare di overtourism, semmai va guidato e una superdelega con turismo, sport e cultura come ha fatto questa giunta è sbagliata. Va incentivato il turismo stanziale e esperenziale: Lucca deve essere la città dove si rimane, attraverso anche la modulazione della tassa di soggiorno e poi va venduto il territorio del comune di Lucca nella sua interezza". Raspini ha ribattuto: "La mia riflessione sull’overtourism è stata banalizzata: il tema è regolare il turismo con le altre funzioni della città. Ci sono tanti alloggi che vengono destinati al turismo e sottratti alle giovani coppie".
Dal turismo al commercio, il passaggio è automatico. "Ci siamo ubriacati sul tema delle liberalizzazioni – ha ammesso Raspini – che hanno prodotto una serie indiscriminata delle aperture. Abbiamo sperimentato una moratoria che ha messo un tappo al fenomeno. In questi mesi è stato affidato a Imt una mappatura del centro per arrivare a provvedimenti che limitino nuove aperture". Diverso il presupposto di Pardini: "Un conto è lavorare sull’offerta, uno sulla domanda: se non investiamo sul tipo di turista che arriva, a quel punto l’offerta si adegua. Altrimenti sono tentativi non sostenibili nel medio-lungo periodo, ma le soluzioni ci sono".
Tema caldo con botta e risposta ripetuti, quello sui grandi eventi. "So bene quanto siano impattanti sulla città – ha ricordato Pardini – ma anche quanto portino da tanti punti di vista. Lucca Comics e Lucca Summer devono essere tutelati e avere certezze. Dal 2019 la Soprintendenza si aspettava alcuni passi che non sono stati fatti, eppure le soluzioni per operare in maniera permanente ci sono, l’amministrazione deve, e questa ha mancato, assumersi le sue responsabilità e programmare". Per Raspini, invece, i problemi saranno superati: "Sono due patrimoni della città, hanno contribuito a proiettare Lucca nel mondo, è in corso una discussione serenissima con la Soprintendenza come avviene ogni anno, semmai mi chiedo quale sia la soluzione che propone una coalizione che al suo interno ha posizioni opposte sull’argomento".
Fabrizio Vincenti