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Lucca, niente via intitolata a Pertini. Insorge il Pd: “Pagina nera per la città”

Il caso in consiglio comunale: seduta di grande tensione con accuse reciproche tra gli schieramenti. Giani: “Scelta miope quella dell’amministrazione cittadina”

Sandro Pertini

Lucca, 18 ottobre 2023 – Scoppia la polemica politica a Lucca per la mancata intitolazione di una strada all’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini. Con polemiche roventi del centrosinistra che chiede conto alla giunta guidata dal sindaco Mario Pardini. La decisione del consiglio comunale di non intitolare strade a Pertini è passata con la bocciatura della mozione del consigliere Daniele Bianucci: 17 contrari e 12 a favore. 

La discussione al voto è stata caratterizzata da una forte tensione, come quella tra l'assessore di Difendere Lucca Fabio Barsanti, ex leader di Casapound, e il consigliere del Pd, Francesco Raspini. Non si è fatto attendere l'intervento del centrosinistra.

«Le urla dell'assessore di Casapound Fabio Barsanti, gli sghignazzi dell'altra assessora del gruppo Mia Pisano, le grida del motto fascista ‘A noi!’ del capogruppo di FdI Lido Fava, le spiegazioni fuori dell'emiciclo 'che no, a Lucca una strada ad uno che è stato partigiano non la si può proprio dedicare’. E soprattutto il silenzio imbarazzante del sindaco, rimarrà per sempre una delle pagine più tristi e nere», scrive in una nota l'opposizione lucchese.

«Le maschere cadono e la realtà si fa avanti - aggiunge in una nota la segreteria comunale del Pd - A Lucca possiamo vivere anche senza una piazza intitolata a Pertini, ma i lucchesi hanno potuto vedere lo spessore culturale della maggioranza e cosa covano i nostalgici».

«È una vergogna. La giustificazione è che hanno fissato una diversa road map. Probabilmente la stessa che porta i loro compagni di partito grossetani a chiedere a gran voce l'intitolazione di una strada al missino Giorgio Almirante», così scrivono in una nota Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana, e Francesco Battistini, membro della segreteria.

"È davvero miope e senza onestà intellettuale – dice il presidente della Regione Eugenio Giani – il voto del centrodestra di Lucca che ha impedito la dedica a Pertini di una strada alla sua memoria. Vi sono persone che per il loro prestigio, l’autorevolezza e l’amore che il popolo gli ha mostrato vanno aldilà delle parti. Pertini è fra i pochi che può vantare tutto questo. L’uomo che avvicinò le istituzioni ai cittadini, il partigiano che lottò per la democrazia non meritava questo gesto così basso. Spero che la destra lucchese possa ricredersi e dare a Pertini il giusto onore e riconoscimento che merita un servitore dello Stato, partigiano e uomo della libertà che ha sempre guidato con onore prima la Camera dei Deputati e poi la Presidenza della Repubblica. La Toscana è terra di valori, democrazia, onestà intellettuale, non merita questo”.

«A Lucca è successa una cosa gravissima Questa destra, ormai ostaggio dell'estrema destra, ha perso completamente la bussola della democrazia e lo spettacolo che ci regalano quotidianamente è uno spettacolo imbarazzante e ignobile. Si vergognino di aver infangato la memoria di un grande Presidente», le parole di Marco Furfaro, parlamentare toscano e componente della segreteria nazionale del Pd.

"Quello che è successo nel corso del consiglio comunale di Lucca è inaccettabile – dice Simona Bonafè, vice presidente vicaria dei Deputati Pd –. Opporsi alla intitolazione di una via al Presidente della Repubblica Sandro Pertini che ha saputo tenere unito il paese durante gli anni terribili del terrorismo, è una scelta sbagliata ed ideologica. È stato altrettanto vergognoso l'atteggiamento della destra che con l'assessore Fabio Bersani ha tentato di silenziare le opposizioni con minacce ed urla. Su questa vicenda gravissima presenterò una interrogazione al Ministro Piantedosi”.