Ciclismo - Il tour e la famiglia Fanini. Patron Ivano e la storia dei campionissimi

Da Coppi e Bartali, passando per Merckx, Gimondi e Hinault, fino a Vingegaard, destini incrociati con il team e il dirigente di Lunata

Ciclismo - Il tour e la famiglia Fanini. Patron Ivano e la storia dei campionissimi

Ciclismo - Il tour e la famiglia Fanini. Patron Ivano e la storia dei campionissimi

Fausto Coppi, Bartali, Merckx, Nibali, Vingegaard. Come nella Settimana Enigmistica, trova il denominatore comune, a parte il fatto che si tratta di campionissimi del ciclismo. Il filo che unisce questi nomi è quello di Ivano Fanini e del Tour de France, attualmente in svolgimento, edizione 2024.

Il campionissimo Fausto Coppi ed il fratello Serse erano spesso a Lucca per farsi mettere a punto gli scarpini da corsa dal "maestro" Colombini. Da lì nacque l’amicizia con il suo grande tifoso Lorenzo Fanini. Poi Bartali, "Ginettaccio", figura iconica non solo nel mondo del ciclismo, ha conquistato 12 tappe del Tour de France. La sua amicizia e stima per Fanini era profonda, tanto che, nel 1984, fu il primo direttore sportivo della prima squadra professionistica creata da Ivano Fanini, la "Fanini-Whurer". E come dimenticare il "cannibale" Eddy Merckx, considerato il ciclista più forte di tutti i tempi, con le sue 34 vittorie di tappa (un record appena battuto da Mark Cavendish) e le 5 classifiche generali? La profonda amicizia tra Merckx e Fanini si è consolidata nell’anno del Giubileo, quando Merckx si unì alla squadra "Amore & Vita" per far visita al Santo Padre Giovanni Paolo II durante la tradizionale benedizione annuale e la presentazione del team in Vaticano.

Anche Bernard Hinault, vincitore di 5 titoli al tour come Merckx, è un grande amico di Fanini da tantissimi anni. Poi Nencini, Bitossi, Gimondi (nel 1997 e 1998 suo nipote Massimo corse proprio con "Amore & Vita"). Un altro grande ciclista scoperto da Fanini è Bjarne Riis, vincitore del Tour nel 1996. Riis è stato portato in Italia da Fanini per correre il Giro della Lunigiana da "Juniores".

Arrivando all’ultimo decennio e fino ai giorni nostri, segnaliamo l’eritreo Daniel Teklehaimanot che è stato in assoluto il primo atleta dell’Africa nera a salire su un podio del Tour, ancor prima dell’astro nascente di questi giorni, Biniam Girmay. E poi Vincenzo Nibali ed Alessandro Petacchi.

L’ultimo italiano a conquistare la "Grand Boucle" (Nibali) e l’ultimo italiano a vincere la maglia verde a punti, nonché ben sei tappe (Petacchi), sono entrambi amici di Ivano Fanini. Infine, ma non per minore importanza, segnaliamo anche Jonas Vingegaard, vincitore delle ultime due edizioni del Tour de France, lanciato al professionismo da Brian Pedersen, altro ex atleta di Ivano Fanini negli anni ‘80. Anche l’oro olimpico di Tokyo, Richard Carapaz, è legato al patron lucchese attraverso il suo scopritore, "El condor" Juan Carlos Romero.

Massimo Stefanini

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