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Half Marathon spettacolare a Lucca / FOTO

Atletica leggera Ma rischia di saltare la maratona di ottobre

Lucca Half Marathon (foto Alcide)

Lucca, 8 maggio 2018 - Non c'è stato il record tanto atteso per la Half Lucca Marathon, la mezza maratona agonistica di 21 chilometri, ma le emozioni non sono mancate nella lunga giornata di ieri all’evento che ha caratterizzato la domenica lucchese. Alla fine, lungo via Elisa, ha tagliato per primo il traguardo Alessandro Donati dell’Atletica Panaria Group di Modena, dopo un lungo sprint in cui ha avuto ragione di altri tre atleti: nell’ordine Niccolò Fazzi del Parco Alpi Apuane, Enrico Angelucci della SMAC Liberty di Roma e di uno dei favoriti della vigilia, Andi Dibra del GS Fiorino di Firenze con il tempo di 1h 14’ e 11”, ben distante dal record assoluto della manifestazione di poco sopra (1h e 01’).

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Tra gli atleti delle formazioni lucchesi, il primo è stato Marco Pallini dell’Atletica Porcari, piazzatosi al nono posto. Tra le donne, invece, ha vinto in solitaria Veronica Vannucci dell’Atletica Castello di Prato in 1h 21’41” (venticinquesima in assoluto), davanti a Sara Cumberi. Alla gara si erano presentati al via 1.135 atleti provenienti da tutta Italia, dei 1.270 iscritti che stavolta non hanno tenuto in ostaggio il centro storico e le strade adiacenti. Un lungo cordone umano, subito dopo il via alla Casa del Boia, che ha presto «abbracciato» virtualmente l’intera cinta di mura e che ordinatamente ha percorso in senso antiorario la circonvallazione, di fianco alle auto nella corsia opposta. Bella anche la cornice offerta da Villa Bottini, il quartier generale dell’organizzazione, presa d’assalto dagli atleti e che ha offerto il luogo ideale per accogliere degnamente il popolo dei marciatori.

E, dopo questo successo, adesso incombono i dubbi sul futuro della manifestazione principe, la maratona di ottobre, ormai diventata una classica toscana, ma la cui organizzazione è stata messa in dubbio dal ritiro del main sponsor Diadora. Vedremo cosa succederà. Sarebbe un peccato che l’evento – diventato ormai un classico – dovesse saltare o, comunque, essere rinviato.

Paolo Bottari