Sprofondo rossonero in Molise. La Lucchese torna dalla lunga trasferta di Campobasso con una pesante sconfitta: un 3 a 0 che non lascia scampo ad interpretazioni, ma che, ancora una volta, ha messo in luce le tante difficoltà che ha questa squadra.
Braglia, ex allenatore rossonero, non sbaglia niente, invece e la sua formazione conquista una vittoria fin troppo facile. E, adesso, la situazione in classifica inizia a farsi veramente preoccupante per la Pantera.
La Lucchese si presenta al "Molinari" con la mini-rivoluzione che Gorgone aveva annunciato alla vigilia. Dentro dal primo minuto Cartano in difesa e Ndiaye a centrocampo. Il primo affondo, però, è dei padroni di casa, con Morelli che prova subito a cercare Di Nardo, ma Sabbione lo anticipa.
Rossoneri che provano a studiare gli avversari che si fanno di nuovo vedere in avanti al 9’ con Di Nardo che prova a fare la sponda per Di Stefano, ma Antoni chiude bene, tra le proteste dei rossoblu per un presunto fallo di mano. La Lucchese si fa vedere poco dopo con una bel fraseggio tra Saporiti e Costantino, ma ci pensa Mancini a spazzare via la palla. Al 16’ Saporiti ci prova su punizione, ma la sua conclusione è debole e centrale.
E’ il Campobasso che fa la partita e, al 24’, Sabbione ferma al limite dell’area di rigore Di Stefano. Due minuti più tardi è Mancini che serve Baldassini che, in corsa, prova a calciare un rasoterra che termina di poco a lato. Gli uomini di Braglia riescono a sbloccare il match al 27’. Tiro dalle retrovie di Pierno, sul quale Welbeck, in spaccata, non arriva: la palla giunge sui piedi di D’Angelo che salta Dumbravanu e poi Palmisani e segna il gol del vantaggio, con un destro che s’ infila nell’angolino basso. Difesa rossonera ancora una volta "bucata" e che regala il gol agli avversari.
La Pantera accusa il colpo e prova a farsi vedere al 34’ con Saporiti che, su punizione, prova a mettere sul secondo palo, dove Quirini, di testa, non arriva. Gorgone al 37’ deve fare a meno di Sabbione che ha un problema al ginocchio destro: al suo posto Frison che va a giocare in una difesa inedita, con Dumbravanu e Cartano. Per i rossoneri le cose si mettono veramente male al 40’: Palmisani, sgambetta Baldassin senza motivo, anche perché il portiere rossonero aveva tra le mani il pallone. Il direttore di gara, ben appostato, concede il calcio di rigore ed espelle il portiere che ha commesso un fallo antisportivo. Al suo posto Coletta che, per poco, non intuisce il tiro dagli undici metri di Di Nardo che raddoppia. E, adesso, la strada è veramente in salita con un uomo in meno. Mischia davanti a Francesco Forte al 48’, con una punizione di Saporiti che arriva in area di rigore, dove, prima Dumbravanu e, poi, Quirini, non riescono a concretizzare.
Nella ripresa la musica non cambia e Di Nardo, al 18’, si infila in mezzo alla difesa rossonera e, di destro, la piazza sul palo più lontano della porta difesa da Coletta. La gara, in pratica, finisce qui, con gli uomini di Braglia che, giustamente, conquistano i tre punti e con la Lucchese che si ritrova in un incubo, sotto di tre gol e con un uomo in meno. Anche se Selvini, al 38’, calcia addosso a Francesco Forte.
Gli uomini di Gorgone non hanno mai tirato in porta ed hanno sofferto la forza di un Campobasso ben allenato e ben schierato da Braglia. Nel secondo tempo non c’è mai stata partita, con i rossoneri che, per larghi tratti, sono apparsi rassegnati. Da segnalare che, per tutto il secondo tempo, Gorogne non si è mai alzato dal suo posto; a dare indicazioni alla squadra, il suo "secondo", Testini.
Adesso, però, servirà subito un’inversione di rotta, perché la zona calda della classifica è lontana soltanto tre punti. E, domenica, al "Porta Elisa", ci sarà lo scontro diretto con la penultima della classe, il Legnago Salus e servirà subito conquistare i tre punti che, in casa, mancano dal marzo scorso.
A fine partita la squadra è stata fischiata dai tifosi giunti da Lucca e presenti allo stadio, che hanno contestato la prestazione e la situazione.
Alessia Lombardi
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