La Lucchese cade ancora. "Porta Elisa" ormai diventato facile preda per tutti. Anche la Spal "passeggia" e porta a casa tre punti importanti per la sua classifica, staccando ulteriormente i rossoneri, nonostante, sotto di due gol, nella ripresa fossero riusciti a pareggiare. E il conto lo paga Gorgone che verrà esonerato. Anche se manca, al momento di andare in rotativa, l’annuncio ufficiale del club. Verrà dato oggi.
Pantera alla disperata ricerca di punti pesanti per la salvezza. Nonostante la serata invernale, la Ovest non ha fatto mancare il proprio supporto, mentre pochi erano gli spettatori negli altri due settori. Gorgone, deve fare a meno dello squalificato Palmisani e in porta torna Coletta. Per il resto il tecnico cambia poco o niente rispetto alla formazione che sabato scorso ha perso a Gubbio. Si rivede dal primo minuto in attacco Magnaghi assieme a Saporiti.
Si affrontano due squadre con tanti limiti ed il campo ancora una volta lo mette in luce. La formazione di casa non riesce a partire bene e si fa schiacciare nella propria metà da campo da una Spal che, nel giro di pochi minuti, colleziona subito angoli. La Lucchese prova a sfruttare un contropiede al 9’, innescato da Quirini che va via bene sulla destra, serve Saporiti che mette al centro, dove Magnaghi prova a coordinarsi: ma la sua conclusione è da dimenticare.
La Spal risponde con un colpo di testa di Calapai che termina di poco a lato. E’ di nuovo Quirini che, questa volta, fa tutto da solo all’11’ e dà l’illusione del gol, ma il suo destro rasoterra termina fuori a fil di palo.
La partita cambia al 14’ con Tumbarello che atterra in area Zammarini ed il direttore di gara, da buona posizione, non ha dubbi e concede la massima punizione. Dagli undici metri si presenta Antenucci che, con estrema freddezza, spiazza Coletta. E adesso per la Lucchese ancora una volta la strada è tutta in salita. Al 17’ è Antoni che prova la conclusione da fuori area, ma il suo rasoterra termina lontano dalla porta di Galeotti. I rossoneri – costretti ancora una volta a rincorrere – non hanno idee e la Spal cerca di approfittarne, chiudendo bene gli spazi e provando a sfruttare le occasioni di superiorità numerica palla al piede. Conclusione da fuori al 30’ di Awua che sorvola la traversa. L’ultima occasione della prima frazione capita a Quirini al 35’, ma il suo tiro termina di poco a lato. Ancora una volta il giocatore rossonero è stato l’unico che ci ha provato. Ma è la Spal che ha un’altra buona occasione a cinque minuti dal termine con Bidaoui che costringe Coletta alla parata a terra in due tempi.
Gli estensi raddoppiano al 43’ con il solito Antenucci che sfrutta un passaggio filtrante di Bidaoui che aveva sfruttato un errore di Visconti. E, adesso, per la Lucchese la strada è in salita ed inizia la contestazione della Ovest. La Lucchese prova a scuotersi e, al 2’ della ripresa, accorcia le distanze. Gemignani prolunga per Quirini che, di testa, spalle alla porta, mette la palla nell’angolino basso.
La formazione di casa ci crede e prova a macinare azioni su azioni alla ricerca del pareggio. Anche Saporiti prova, tutto solo, a cercare il gol al 6’, ma la sua conclusione termina fuori. Occasione per il pareggio al 9’ con Magnaghi che calcia di prima intenzione sul primo palo e Galeotti devia in angolo. Ancora il numero nove rossonero si "divora" il gol del pareggio al 12’. Non cala il destro di Saporiti al 19’ e la palla termina fuori di poco sopra la traversa.
La Pantera assedia la porta della Spal, ma la palla non vuole saperne di entrare. Il pareggio, però, arriva al 24’: Quirini serve un "filtrante" per Magnaghi che, questa volta, non sbaglia e pareggia i conti. Ma l’incubo non è finito, perché subito, dopo una serie di batti e ribatti, D’Orazio riporta nuovamente in vantaggio gli estensi. La Lucchese, però, è anche sfortunata al 32’: con Catanese centra la base del palo. In pieno recupero proteste rossonere per una trattenuta allo stesso Catanese: Gorgone viene espulso per proteste. Ma non c’è spazio per nient’altro: la Lucchese perde nuovamente al "Porta Elisa" e adesso è veramente buio profondo.
Alessia Lombardi
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