La Pantera sbanca la tana dei Lupi. Il gol di Yeboha vale la semifinale

AVELLINO Una Lucchese tenace, che ci crede fino alla fine, stacca il biglietto per le semifinali di Coppa Italia. Gorgone cambia...

La Pantera sbanca la tana dei Lupi. Il gol di Yeboha vale la semifinale

La Pantera sbanca la tana dei Lupi. Il gol di Yeboha vale la semifinale

Una Lucchese tenace, che ci crede fino alla fine, stacca il biglietto per le semifinali di Coppa Italia. Gorgone cambia un po’ le carte, schierando quei giocatori che, al momento, non hanno trovato molto spazio. Così troviamo in porta il capitano Jacopo Coletta; nella difesa a tre la novità di Gucher centrale, supportato da Merletti e Benassai. Centrocampo a quattro con: Sueva Djibril, Tumbarello e Visconti che ritorna in campo dopo l’infortunio. In attacco il tridente inedito, formato da Guadagni, "ex" di turno, Yeboah e Romero.

Oltre un centinaio i tifosi giunti da Lucca per sostenere i rossoneri, in una trasferta non troppo agevole, soprattutto per il fatto che si è giocato in un giorno infrasettimanale. La Lucchese in questa competizione ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per andare avanti.

I rossoneri provano subito a partire aggressivi ed al 1’ Dijbril prova a fare tutto da solo e scalda subito i guantoni a Pane. L’Avellino risponde con Sannipoli al 6’ che, dalla destra, crossa al centro, dove Sgarbi, da due passi, prova la deviazione che, però, non crea grandi problemi a Coletta. Ancora rossoneri pericolosi, questa volta con Yeboah, al 9’, con un gran bel destro che termina di pochissimo a lato.

Dopo un avvio tutto sommato scoppiettante da tutte e due le formazioni, il match è, poi, calato d’intensità, con poche occasioni per tutte e due. Brivido per la difesa dell’Avellino, con il gran destro da fuori di Tumbarello che costringe Pane alla provvidenziale deviazione in angolo. E, proprio sugli sviluppi del tiro dalla bandierina, è Guadagni che, questa volta, chiama l’estremo difensore campano alla respinta in due tempi. Alla mezz’ora la Lucchese prova ad alzare i ritmi, per cercare di scardinare la difesa biancoverde, sfruttando le corsie esterne. Al 32’ ancora Guadagni ci prova di sinistro, alla ricerca del gol dell’"ex", ma la sua conclusione è centrale. Nella parte finale del primo tempo l’Avellino, però, cresce ed inizia a macinare diverse occasioni interessanti, con la difesa rossonera impegnata negli straordinari. Al 40’ Dall’Oglio, direttamente su punizione, con un destro teso, chiama Coletta alla deviazione sopra la traversa. E dal calcio d’angolo la palla arriva al centro, dove Benedetti, con un tiro, colpisce la traversa, con capitan Coletta che, comunque, era sulla traiettoria. Allo scadere del primo tempo il portiere salva il risultato volando a deviare il mancino di Faldo, destinato al "sette".

Subito in avvio di secondo tempo Gorgone lascia negli spogliatoi Benassai ed al suo posto manda in campo Tiritiello; purtroppo il numero ventitré rossonero gioca da diverso tempo con la pubalgia che, troppo spesso, ne condiziona il rendimento. La Lucchese inizia bene il secondo tempo, con un bel tunnel di Sueva al 3’ che prova a servire Djibril che, però, trova il muro eretto dalla difesa irpina.

L’Avellino risponde al 9’ con il sinistro di Dall’Oglio che finisce di poco a lato, con Coletta che accompagna la sfera nell’uscita. Di nuovo gli uomini di Pazienza, al 10’, con Marconi che costringe la difesa ospite alla deviazione in angolo. Cinque minuti più tardi è Yeboah che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, prova la conclusione a botta sicura. Prova subito a sbloccare il match appena entrato al 26’ Magnaghi che, ben servito da Djibril, di sinistro prova a mettere la palla alle spalle di Pane.

Nonostante buoni ritmi, si va ai supplementari per la terza volta consecutiva per i rossoneri. La Lucchese ha più forza nelle gambe e, al 6’ del primo tempo extra, passa in vantaggio. Tumbarello scende sulla sinistra e dà a Rizzo Pinna che scarica su Magnaghi che, con il suo tiro, centra il palo: la palla arriva a Yeboah che non sbaglia e porta in vantaggio i rossoneri. Chi si aspettava una reazione dell’Avellino, rimane deluso: manovra spesso indecisa ed imprecisa che Coletta e compagni riescono a contenere bene. Ed al fischio finale è giustamente festa per questo traguardo raggiunto in una copetizione che, nel palmares rossonero, manca da troppi anni.

Alessia Lombardi

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