Ancora una domenica da incubo per la Lucchese. Che crolla a Terni. Il match, in pratica, si chiude già nel primo tempo, con la doppietta di Cicerelli, complice anche un grave errore difensivo. Ma gli umbri, nella ripresa, riescono a dilagare. I rossoneri non reagiscono: l’unico che ci prova è Magnaghi, ma sulla sua strada trova un ottimo portiere umbro.
Nel momento più difficile del campionato la Lucchese affronta al "Liberati" di Terni una Ternana che, forte del suo terzo posto in classifica, vuole far valere il fattore campo. Gorgone – che torna in panchina dopo il turno di squalifica – lascia pressoché invariata la formazione, con l’unica novità di Visconti a centrocampo e dell’unica punta in avanti, Magnaghi, autore del momentaneo gol del vantaggio contro il Legnago Salus, preferito a Costantino. La Lucchese ha assolutamente bisogno di punti per cercare di rientrare in una "confort zone".
I padroni di casa, che arrivano da tredici risultati utili consecutivi, partono subito bene, con Tito che, al 4’, mette al centro un cross che Loiacono prova a deviare in porta; ma la palla termina di poco a lato. La Lucchese si fa vedere al 7’ con Antoni che mette al centro un bel traversone, sul quale non arriva Catanese, ma la difesa umbra devia in angolo. Ma è la Ternana che passa in vantaggio con Cicerelli che, all’11’, dal limite dell’area, si accentra e piazza un destro all’incrocio dei pali: Coletta non può fare niente.
I rossoneri tornano in avanti al 13’ con Frison che calcia da fuori. Gara in salita per la Pantera che, dopo pochi minuti, è andata subito sotto e che fatica ad organizzare trame di gioco. Azione personale di Saporiti al 19’ che, al momento di calciare, viene murato. Destro di Magnaghi al 26’ che, ben servito da Quirini in area di rigore, calcia, ma Vannucchi respinge con i pugni. Ma, a quattro minuti dalla fine della frazione, la Ternana raddoppia, con Cicerelli che mette a segno la sua doppietta di giornata. Il pallone è tra i piedi di Cianci che trattiene vistosamente per la maglia Fazzi, la palla rimane lì in area di rigore, con Cartano che l’appoggia sui piedi del numero dieci rossoverde che batte per la seconda volta Coletta. Al 43’ la Ternana ha l’occasione per segnare il terzo gol, ma questa volta Coletta vola a deviare la conclusione di Cianci. E, per la Lucchese, la strada è veramente in salita.
Nella ripresa i rossoneri provano a partire aggressivi, ma è la Ternana, all’8’, ad avere un’altra occasione, con Cianci che serve Curcio che ancora una volta Coletta riesce a deviare in angolo. Gli uomini di Gorgone non riescono ad essere incisivi e Magnaghi da solo può fare poco. Il nuovo gol rossoverde arriva al 12’ con Tito che serve Corradini che arriva a rimorchio tutto solo, entra in area e, di sinistro, batte Coletta, realizzando il primo gol con la maglia rossoverde. L’unico che ci prova è Magnaghi che, al 15’, di destro, impegna Vannucchi nella respinta. Ancora il numero nove ci prova al 24’, ma il portiere, questa volta, para.
Inizia la girandola delle sostituzioni, ma ormai il match è nelle mani della Ternana che riesce a gestirlo fino alla fine senza correre alcun pericolo. C’è spazio anche per il quarto gol, messo a segno dal neoentrato Donnarumma (al 37’) che, servito da Aloi, si "beve" la difesa, mette a sedere Coletta e realizza il poker. Al peggio non c’è fine e, ad un minuto dal termine, Donnarumma assit-man serve Casasola che batte per la quinta volta Coletta.
Continua, così, il momento negativo della Lucchese che non riesce più a vincere e che viene risucchiata nella zona bassa della classifica, con soltanto tre punti di vantaggio sulla zona play-out. Una situazione molto complicata, ma, soprattutto, delicata, con Gorgone più che mai in discussione. Contro la Ternana, ben allenata dall’ex difensore del Milan, Abate, la Lucchese, ancora una volta, ha messo in luce le tante difficoltà ed i tanti limiti di questa squadra. E, lunedì prossimo, alle 20.30, al "Porta Elisa", ci sarà il derby contro il Pontedera. Uno scontro diretto, con le due squadre divise soltanto da un punto. Sarà decisivo. Per tutti.
Alessia Lombardi
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