REDAZIONE LUCCA

Lucchese - 91° minuto: aperta la crisi. Gorgone si dimette, la società lo "congela"

Il tecnico ha detto alla squadra e al "ds" di voler lasciare: "Ci vuole una scossa". Poi telefonata con Lo Faso. Il club: "Decidiamo oggi"

Lucchese - 91° minuto: aperta la crisi. Gorgone si dimette, la società lo "congela"

Gorgone con il suo vice Testini (a sinistra): l’avventura del trainer sembra al capolinea

E ora? Dopo la cinquina rimediata a Terni, cosa deciderà l’"ad" Lo Faso che, a quanto pare, non era presente al "Liberati", anche se questa non è una novità? Aspetterà lo scontro diretto contro il Pontedera per sollevare dall’incarico Gorgone oppure chiamerà Giancarlo Favarin? Chi ha costruito la Lucchese negli ultimi due anni (e poi l’ha smantellata) dovrebbe chiedere scusa a tutti; poi dovrebbe essere cambiata la difesa che, a Terni, ha toccato il fondo, prima di pensare di cambiare il "manico". Ma, a questo punto, con il mercato di gennaio di là da venire (ci sono ancora cinque partite da giocare), qualcosa dovrà essere fatto, perché avanti con questo andazzo, la Lucchese rischia davvero di essere risucchiata in fondo alla classifica.

Gorgone, negli spogliatoi del "Liberati", dopo un confronto avuto con una rappresentanza di tifosi rossoneri presenti a Terni e che sono rimasti allibiti di fronte a tanta pochezza da parte della squadra, ha detto alla squadra e al diesse di voler lasciare. Ma loro l’hanno invitato a restare. Poi, in sala stampa, ha dichiarato: "Cosa è mancato? Che continuiamo a non sfruttare le occasioni. Nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di raddrizzarla, poi ci siamo fatti i gol da soli. Questa squadra ha bisogno di una scossa. La questione dell’allenatore può diventare un alibi". In sostanza Gorgone è pronto a mettersi da parte per il bene della Lucchese.

Il trainer ha aggiunto: "Non posso rimproverare nulla a nessuno, ma a volte nella vita bisogna fare delle scelte. Quello che dovevo dire l’ho detto nello spogliatoio e alla società. Ci sono dei momenti nei quali serve una scossa. Non ho altro da aggiungere; sono stato chiaro, mi dispiace, mi dispiace per la gente, ci aspettavamo di avere una situazione diversa; adesso analizzare la partita non ha alcun senso".

Parole chiarissime, alle quali ha fatto eco la risposta ufficiale della società: "Al termine della partita di Terni Gorgone ha annunciato le proprie dimissioni, sia durante la conferenza stampa che nello spogliatoio. La squadra ed il direttore sportivo Ferrarese hanno immediatamente respinto questa decisione. In un momento così delicato la società ha deciso di prendersi il tempo necessario per confrontarsi con il mister e valutare insieme la situazione, al fine di determinare la strada da seguire". Tradotto, potrebbe voler dire che qualsiasi decisione è rimandata al derby interno contro il Pontedera di lunedì prossimo. Se le dimissioni di Gorgone venissero accettate, rinuncerebbe allo stipendio; se, invece, venisse esonerato, la società dovrà pagarlo fino alla naturale scadenza del contratto (giugno ’25).

In serata è arrivata un’ ulteriore dichiarazione da parte della società. "La Lucchese – vi si legge – comunica che, durante il confronto telefonico tra Gorgone e l’ad Lo Faso, il tecnico non ha formalmente presentato le sue dimissioni. Le parti hanno concordato di incontrarsi domani (oggi, per chi legge, ndr) per formalizzare una soluzione adeguata ed efficace. La società comunicherà tempestivamente le proprie determinazioni e le azioni conseguenti". Un modo come un altro per prendere tempo.

Emiliano Pellegrini

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