REDAZIONE LUCCA

Lucchese - 91° minuto: la contestazione. Tifosi infuriati. Conte: "Oggi le decisioni"

L’allenatore sarà esonerato. Il "dg" dovrebbe annunciare anche il passaggio della società alla cordata guidata dai napoletani

Nella foto «Alcide» la contestazione a fine gara sotto la tribuna coperta e in via dello Stadio dopo la sconfitta con la Spal

Nella foto «Alcide» la contestazione a fine gara sotto la tribuna coperta e in via dello Stadio dopo la sconfitta con la Spal

La Lucchese è caduta ancora. E in uno scontro diretto per la salvezza. E, alla fine, i tifosi hanno palesato tutto il loro scontento per la situazione che ormai si è creata. Mentre fuori saliva la contestazione, in sala stampa il "dg" rossonero Conte ha detto che domani (oggi per chi legge) sarà diramato un comunicato che farà il punto della situazione sul futuro: sia societario, che, soprattutto, tecnico. Ma è ormai chiaro che Giorgio Gorgone non sarà più l’allenatore della Lucchese. Un sito specializzato lo dà già per esonerato la momento in cui scriviamo.

E’ ovvio che Conte dovrà relazionarsi con Bulgarella e con Lo Faso, perché non crediamo che lui possa prendere certe decisioni da solo. Siamo proprio curiosi di vedere che cosa porterà la notte e, soprattutto, da chi è composta la "cordata" napoletana che sarebbe in "pole" per rilevare la società. Ma questo Conte lo dirà? E perché non cedere la Lucchese ad un gruppo di imprenditori toscani?

Tornando al campo, come la Lucchese aveva espugnato il "Mazza" dopo oltre vent’anni, la stessa cosa ha fatto la Spal, addirittura dopo mezzo secolo, vincendo la sfida salvezza e lasciando i rossoneri più che mai nei guai. Alla Lucchese non è bastato un secondo tempo arrembante ed aggressivo, trascinata dal trio Quirini-Saporiti-Magnaghi per raddrizzare una partita compromessa nel corso di un primo tempo inguardabile, infarcito da tutta una serie di errori che hanno coinvolto un po’ tutti, Coletta in testa. La squadra è stata anche sfortunata, come in occasione del palo colpito da Catanese a portiere battuto o sui salvataggi in extremis di Galeotti. Ma questa è stata l’ennesima dimostrazione della scarsa qualità, soprattutto del reparto difensivo e della necessità di intervenire in maniera decisa sul mercato.

Ma serviranno soldi: e chi li metterà fuori? Non la vecchia società che vuole chiamarsi fuori. Bisognerebbe, comunque, rendersi conto che questa squadra dovrà essere rinforzata almeno con cinque-sei giocatori di categoria. Ora, insomma, la palla passa più che mai alla società. Il "dg" Conte nei giorni scorsi ha dichiarato che nessun giocatore di primo piano sarà ceduto (il riferimento è, ovviamente, a Quirini, uscito stremato e a Saporiti che ci ha provato). Ma lo stesso Conte aveva aggiunto che un risultato negativo nello scontro diretto con la Spal avrebbe messo tutti in discussione.

Ora, però, chi si prenderà la responsabilità di esonerare Gorgone, nuovamente contestato, che sa, ormai, di non avere più nulla da dare in una squadra platealmente scarsa?

Emiliano Pellegrini

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