REDAZIONE LUCCA

Lucchese - 91° minuto: la crisi. Testini: "Delusi, si può dare di più"

Il vice di Gorgone: "Smettiamo di giocare con l’ansia da ultima spiaggia". Tifosi inviperiti anche sui social

Lucchese - 91° minuto: la crisi. Testini: "Delusi, si può dare di più"

Testini, vice di Gorgone

Sempre peggio! Un Legnago dignitoso ha messo a nudo la pochezza tecnica, ovviamente non di oggi, di una Lucchese che, se continua ad andare avanti con questo passo (lento), rischia di rimanere impantanata nella zona "calda" della classifica. Ancora una volta sono saltati fuori i difetti di un reparto difensivo mediocre, "mascherati", se vogliamo, da due-tre giocatori sopra la media come Quirini, Saporiti, in parte come Tumbarello, Antoni ed il ritrovato Magnaghi, ma è troppo poco per vincere una partita. E, allora, si torna al solito discorso: colpa del "manico", oppure è la… scopa a non spazzare? E sarà bene che nessuno si aspetti i rinforzi dal mercato di riparazione, perché ci sarebbe da cambiare più di mezza squadra. E chi ha la forza, non solo economica, per farlo, con il presidente alle prese con seri problemi personali?

La squadra è uscita tra i fischi ed è rientrata negli spogliatoi a testa bassa. Poi i tifosi si sono scatenati sui social, prendendosela con tutti, a cominciare dalla società, passando per Gorgone e diesse e per finire con i giocatori.

Nel dopo partita è arrivato in sala stampa Testini che sostituiva Gorgone squalificato. "Ovviamente – ha detto il vice-trainer – c’è delusione per il risultato, perché pensavano di poter sfatare una volta per tutte il tabù del “Porta Elisa”. Invece non ci siamo riusciti. Magnaghi e Costantino insieme? Buona partita. E’ chiaro che hanno bisogno di tempo per trovare il giusto amalgama. Non siamo stati sufficientemente attenti nell’occasione del gol del pareggio".

Poi il vice di Gorgone ha aggiunto: "Potevamo e dovevamo fare di più. Non siamo stati abbastanza arrembanti, ma, quando siamo caricati di responsabilità, può succedere. La gara l’avevamo preparata per essere aggressivi, pur sapendo che rischiavamo nell’uno contro uno. Ma, alla fine, eravamo riusciti ad andare in vantaggio e, dopo il loro pari, abbiamo sfiorato il gol-partita nei minuti di recupero".

"Il risultato – ha concluso Testini – condiziona, ovviamente, il giudizio sulla prestazione. Ognuno deve dare il massimo. Ci sono ancora tante partite da affrontare e non dobbiamo fermarci solo su quello che è successo. Non può essere l’ultima spiaggia ogni partita, altrimenti diventa tutto più complicato".

Dopo Testini ha fatto un salto in sala stampa Magnaghi, al secondo centro personale. "C’è delusione – ha affermato – , inutile girarci intorno. Dovevamo fare di più, ma non perché giocavamo contro l’ultima in classifica. Da diverse settimane stiamo lasciando per strada troppi punti. Siamo una squadra esperta e, contro il Legnago, dovevamo portare il vantaggio fino alla fine. Come si dice in questi casi, la medicina è il lavoro". Alla domanda, legittima, perché la squadra, al triplice fischio finale, non è andata sotto la curva, Magnaghi ha risposto: "Non siamo andati sotto la curva? Abbiamo deciso così". No comment. Emiliano Pellegrini

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